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Pistorius oro nei 100 metri

Ora lo attendono i 200 e i 400 metri

di Carmen Morrone

Oscar Pistorius ha vinto la gara dei 100m con 11.17. Finalmente per il giovane atleta sudafricano sono cominciate queste Paralimpiadi. Uno stadio Nido D’uccello gremito per ammirare il ventiduenne sudafricano che dall’età di 11 mesi cammina grazie a due protesi alle gambe per via di una malformazione che non gli ha dato i talloni.
L’appuntamento era da non perdere. Pistorus arriva a questi Giochi dopo un anno in cui ha dovuto sospendere la  partecipazione alle competizioni. Lo aveva stabilito una decisione della Iaaf, il massimo organo che disciplina l’atletica. Il motivo, tutti lo conosciamo, dipendeva dalle analisi tecniche sulle protesi per verificare se queste avvantaggiassero l’atleta che nel frattempo si era messo in testa di gareggiare con i normodotati. Era stato il Gran Galà di atletica a Roma nel luglio 2007 a insinuare l’idea che uno sprinter paralimpico potesse scendere in pista insieme ai colleghi normodotati e, perché no, andare alle Olimpiadi di Pechino.
Vantaggio, svantaggio. Le ultime analisi sulle protesi prese in considerazione dalla Iaaf dicono che  il vantaggio di ritorno d’energia è compensato da svantaggi tecnici nelle falcata e nell’appoggio dei piede artificiali. Dunque Pistorius nello scorso  maggio può ritornare a fare gare, normodotati e paralimpici, soprattutto a fare i tempi per qualificarsi alle Olimpiadi. Non accadrà. Ma ora eccolo alle Paralimpiadi a cui si presenta con tre record del mondo: nei 100m, 200m e 400m. I 100m di Pechino 2008 sono già nella storia, anche se il suo record rimane a 10.97. Per gli altri si deve aspettare venerdì 13 e martedì 16 settembre.


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