Famiglia

Nuovo forum famiglie?yes, we can

provocazioni Cambiare la struttura per incidere sulla politica

di Redazione

Cambiare la struttura del Forum delle associazione familiari? Yes, we can. L’idea di ridisegnare il Forum famiglie è stata lanciata da Marco Griffini, presidente di AiBi: un fulmine a ciel sereno, che però ha riscosso successo. E così l’ordine del giorno della prossima assemblea generale del Forum, in calendario a Chiavari per il 21-23 novembre, potrebbe contenere anche una revisione del patto associativo.
Griffini parte dalla presa d’atto della necessità di un’azione più incisiva delle associazioni familiari sulle scelte della politica: «Oggi le istanze della famiglia sono colte come una battaglia di parte, tant’è che anche il Forum è stato costretto a strutturare la propria azione sulle vertenze, come è accaduto con la recente raccolta di firme per un fisco family friendly», dice. «Ma se ogni associazione è il rappresentante di una istanza, per trasformare queste istanze in proposte politiche occorre rivedere la struttura del Forum: non più una struttura “orizzontale”, come ora, bensì “verticale”, rappresentativa delle varie aree tematiche espresse dalle associazioni del Forum».
Secondo il modello immaginato da AiBi, le singole associazioni dovrebbero raggrupparsi per aree tematiche (scuola, minori abbandonati, lavoro e conciliazione, non autosufficienza…), ognuna con un suo rappresentante nel Consiglio direttivo, diversamente da oggi.
La provocazione coglie di sorpresa i presidenti di altre associazioni aderenti, ma alla fine sono d’accordo. Mario Sberna, presidente dell’Associazione nazionale famiglie numerose, si trova «in sintonia». «Dobbiamo prendere atto che il Forum è un po’ ingessato, che gli manca una certa aggressività, e la prova è che in questa Finanziaria la famiglia non compare mai. Manca una forte valorizzazione delle differenze e delle peculiarità delle associazioni: oggi un’agevolazione fiscale per le famiglie numerose è vista dal Forum come una sconfitta, non come un primo passo verso politiche familiari globali. Tutti proviamo una grande gratitudine per chi ha fatto nascere e crescere il Forum, ma dopo 13 anni c’è bisogno di rinnovamento. Tre le prime cose, introdurrei una proporzionalità fra la distribuzione degli incarichi e la rilevanza storica e numerica dell’associazione rappresentata».
Anche Andrea Olivero delle Acli, un colosso che oggi non siede nel direttivo del Forum, parla della necessità di fare «un poderoso passo in avanti nell’elaborare proposte concrete e nel vigilare sul rispetto degli impegni presi da parte della politica». Perché di dichiarazioni d’intenti ce ne sono molte, ma di fatti pochi: «Non è una contestazione del passato, ma anzi il rionoscere che il Forum ha saputo portare la famiglia al centro del dibattito politico. Ora occorre una struttura che sappia agire in termini politici, per passare dal piano dei valori a quello delle richieste precise. Per questo condivido l’idea di essere più dettagliati e incisivi anche sulle singole tematiche, sulle esigenze specifiche».
Il più garantista, come impone il suo ruolo istituzionale, è Giovanni Giacobbe, attuale presidente del Forum famiglie. «È la prima volta che ne sento parlare. Il Forum ha un suo statuto e non vedo probabile, nell’imminente, una sua modifica. Ricordiamoci che il Forum ha obiettivi politici, come hanno dimostrato iniziative quali il Family Day e la raccolta di firme per un fisco family friendly, ma non è un soggetto politico ed è bene che resti al di fuori della dialettica partitica».


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