Non profit
Svolta a Cipro: iniziano le trattative per uno stato federale
La maggioranza greca e la minoranza turca tornano ufficialmente al tavolo delle trattative per riprovare a comporre il conflitto che le contrappone dal 1963
di Redazione

Oggi alle 10 si è aperto un nuovo capitolo nella storia di Cipro. La maggioranza greca e la minoranza turca tornano ufficialmente al tavolo delle trattative per riprovare a comporre il conflitto che le contrappone dal 1963.
Demetris Christofias, presidente della Repubblica di Cipro, e il leader del Nord, Mehmet Ali Talat, apriranno formalmente i negoziati presso la residenza di Taye-Brook Zerihoun, capo della missione Onu a Nicosia, riferisce oggi il sito Terrasanta.net. Al vertice presenzierà anche l’ex ministro degli Esteri australiano Alexander Downer, che il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha nominato suo consigliere speciale per le questioni cipriote nel luglio scorso.
Questa nuova tornata di negoziati alimenta molte aspettative. Lo stesso Downer, in occasione di una visita di fine luglio a Cipro, ha dichiarato: «Gli sviluppi degli ultimi mesi hanno alimentato la genuina sensazione che le prospettive di arrivare a una soluzione complessiva, favorevole per tutti i ciprioti, non siano mai state migliori».
L’ipotesi sulla quale si lavora per riunire l’isola divisa dal 1974 e’ la costituzione di uno stato federale, in grado di garantire i diritti delle due comunita’. I due leader hanno deciso lo scorso luglio di avviare oggi i colloqui di riunificazione, dopo aver aperto in aprile un punto di passaggio fra le due parti della capitale divisa. Il dialogo, dopo quattro anni di sospensione, e’ ripartito dopo l’elezione alla presidenza di Christofias la scorsa primavera. Il suo predecessore Tassos Papadopoulous aveva guidato i greco ciprioti a respingere nel 2004 il referendum sul piano di riunificazione proposto dall’Onu, accettato invece dai turco ciprioti.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.