Mondo

AiBi presenta la Carta degli out of family children

Un decalogo di diritti, dalla famiglia al risarcimento se l'affido sine die maschera l'inefficienza del sistema di protezione

di Benedetta Verrini

Le famiglie di AiBi oggi a Cervia chiudono una settimana – densissima – in cui i bambini (tanti, scatenati, da tutti i contenenti del mondo), hanno scorazzato per le spiagge e i grandi si sono messi in gioco sui grandi temi dell’infanzia: la piaga irrisolta dell’abbandono, la fecondità dell’accoglienza.
AiBi ha diffuso le cifre dell’abbandono nel mondo: 700.000 nella sola Ue, 26mila in Italia, cui si devono aggiungere circa 7mila minori stranieri non accompagnati. Anche questi bambini hanno dei diritti.
Ecco i dieci punti della Carta degli out of familiy children, presentata oggi da AiBi (per approfondire vai al sito di AiBi:

  1. ho diritto ad essere accolto in una famiglia.
  2. ho diritto alla nomina di un avvocato fin dal momento della mio ingresso nella categoria degli ofc.
  3. ho diritto ad avere un tutore formato ed adeguatamente preparato.
  4. ho diritto ad essere accompagnato ed assistito da una equipe psico-socio-giuridica.
  5. ho diritto ad essere sostenuto da un’associazione che abbia come precisa finalita’ la tutela dei miei diritti.
  6. ho diritto alla creazione di strumenti d’informatizzazione che mi rendano visibile come ofc.
  7. ho diritto di restare con i miei fratelli e sorelle.
  8. ho il diritto di stare solo temporaneamente nella condizione di ofc.
  9. ho diritto ad una chiara definizione del mio stato di abbandono.
  10. ho diritto al risarcimento del danno quando il mio diritto alla famiglia viene violato.

 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.