Formazione

Bergamo: alunni stranieri sono il 12%. La media nazionale è del 6%

Gli stranieri piu' numerosi nelle scuole della provincia orobica sono i marocchini, seguiti da albanesi, romeni, boliviani, indiani, senegalesi.

di Redazione

Sono 16mila gli studenti stranieri che, da settembre, saranno accolti dagli istituti scolastici bergamaschi, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, sia statali che paritarie. A comunicarlo e’ l’ufficio scolastico provinciale del comune orobico.

In otto anni l’aumento degli studenti immigrati e’ di 12430 unità, dai 3570 studenti del 2000 a i 16mila registrati nelle iscrizioni per l’anno scolastico 2008/2009. Nelle scuole statali il 12% degli alunni e’ figlio di immigrati, il doppio della percentuale che si registra per la media nazionale (6%). “Questa e’ la normalita’ della scuola- spiega Luigi Roffia, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo- abbiamo buone prassi, metodologie e strumenti consolidati finalizzati a garantire a bambini e ragazzi stranieri l’alfabetizzazione, l’apprendimento, l’orientamento, il successo formativo e l’integrazione scolastica. L’integrazione e’ intercultura: i ragazzi stranieri devono conoscere la nostra lingua, religione, tradizioni, leggi e viceversa occorre anche uno sforzo dei ragazzi italiani chiamati a conoscere la cultura e le tradizioni dei loro compagni di classe con cittadinanza non italiana”.

Per favorire l’integrazione l’ufficio scolastico provinciale coordinera’ a partire da quest’anno anche un nuovo ‘Sportello-Scuola’ ad Almenno San Salvatore a beneficio delle Valli Imagna e Brembana, che andra’ a sommarsi ai gia’ 10 sportelli esistenti nella citta’ di Bergamo e nei comuni di provincia. Saranno a disposizione esclusiva degli studenti stranieri anche nuovi testi scolastici e saranno organizzati seminari per i docenti per promuovere l’interculturalita’.

Sono quasi del tutto assenti alunni rom “perche’- spiega Maria Carla Marchesi, dell’Ufficio Sostegno alla persona e Interventi educativi dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo- nella nostra provincia non sono presenti campi nomadi stabili”.

Il 35% degli alunni stranieri e’ nato in Italia, fanno parte di quella che e’ definita ‘seconda generazione’. “Gli alunni stranieri di ‘seconda generazione’ rappresentano un fenomeno emergente – continua Marchesi – Per loro stare in Italia e’ un’esperienza di normalita’, non hanno percezione dell’instabilita’ che nasce dal cambiamento del Paese di origine, hanno meno difficolta’ di alfabetizzazione con un percorso scolastico piu’ regolare. Il rebus su quale identita’ si costruiranno, divisi tra quella dei genitori e quella italiana, rappresenta pero’ un dato problematico. In Italia ora si sta sviluppando un modello di ‘identita’ plurime’, molto interessante per la gestione della convivenza e l’integrazione di culture diverse in identita’ composite”.


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