Ecco a voi la cooperativa multinazionale

Era nell?aria : i due gruppi cooperativi si cercavano. Da un anno a questa parte, i principali responsabili dei due gruppi si sono incontrati varie volte per conoscere meglio i modelli rispettivi ed esplorare possibili vie di creare un partenariato tra di loro.
Il Gruppo Mondragon (Mcc) era interessato all?esperienza della cooperazione sociale di Cgm, con l?idea di lanciare eventualmente questo settore nel Paese Basco.
A Cgm, invece, piaceva la prospettiva di un partenariato con uno dei gruppi cooperativi più sviluppati del mondo e che era riuscito a combinare una strategia competitiva globale con un coinvolgimento per lo sviluppo locale.

Genesi di un incontro
Poco a poco, nei loro incontri, i due gruppi si sono resi conto che un?alleanza tra di loro poteva fornire la base per una alleanza multilaterale tra gruppi cooperativi europei, creando un?associazione di tali gruppi. Gradualmente è venuto fuori l?obiettivo di promuovere il modello consortile nel movimento cooperativo europeo. Finalmente ha preso forma l?obiettivo più importante: manifestare il dinamismo imprenditoriale dei gruppi cooperativi europei, e rappresentare i loro interessi di fronte alle istituzioni europee. Difatti, facendo l?analisi della lobby imprenditoriale di Bruxelles, hanno osservato che, accanto alle classiche federazioni d?imprese, delle associazioni di gruppi imprenditoriali hanno un?influenza consistente nell?elaborazione delle politiche comunitarie rivolte alle imprese.

Nuovi arrivi
Ma non finisce qui. Cgm e Mcc si sono allora avvicinati a due altri gruppi cooperativi, rispettivamente vicini a loro, per creare un primo nucleo fondatore della prevista associazione. Si tratta del Consorzio Cooperativo Produzione e Lavoro (Ccpl) di Reggio Emilia (gruppo attivo nei settori della costruzione, degli imballaggi, della distribuzione del petrolio, con 37 imprese cooperative e 7mila lavoratori) e del Grupo Emprenditoriale Cooperativo Valenciano (attivo nella distribuzione, nel credito, nell?insegnamento, con 10 imprese e 7mila lavoratori).
I quattro gruppi, nel giugno scorso, hanno fondato l?Associazione europea di gruppi cooperativi (Ecg) con sede sociale a Mondragon e, assieme ad altre organizzazioni dell?economia sociale, un ufficio a Bruxelles.
Il 14 ottobre, i quattro gruppi fondatori di Ecg hanno avuto la loro prima riunione di lavoro. Ed è venuta fuori l?esigenza di allargare rapidamente l?associazione con gruppi di più Paesi e più settori, in modo da avere una più ampia copertura europea.

Una lobby buona
Contemporaneamente, si è fatta presente l?esigenza di avere dei criteri comuni minimi, come la struttura di gruppo cooperativo, il rispetto dei valori e principi cooperativi, nonché dei criteri più esigenti di responsabilità sociale delle imprese, un concetto promosso da una recente comunicazione della Commissione Europea, e che contiene dei criteri sociali come la partecipazione dei lavoratori.
I prossimi mesi saranno decisivi nella sfida che si sono dati Cgm e Mondragon e gli altri due gruppi fondatori di Ecg. Il potenziale, a livello di impatto e di lobby, è importante. I quattro gruppi fondatori hanno già una forza lavoro complessiva di oltre 100mila persone e un fatturato di quasi 12 miliardi di euro. Mostrano inoltre un modello dove sono in maggioranza delle piccole e medie imprese che creano grandi insiemi imprenditoriali, e, per di più, dove gli azionisti sono i soci, o di lavoro o di consumo o di risparmio ecc. Insomma, un modello di gruppo totalmente originale rispetto al gruppo imprenditoriale convenzionale, e portatore di un?alternativa socio-economica possibile per l?Europa e anche il mondo di domani.

I NUMERI DI EGC

CONSORZIO CGM Brescia
consorzi associati: 71
lavoratori: 31.500
fatturato: 749 milioni (2001)

GRUPPO MONDRAGON Bilbao
imprese: 150
lavoratori: 62.000
fatturato: 8.106 milioni

GRUPPO CCPL Reggio Emilia
cooperative: 40
lavoratori: 900 (4.800 nelle coop)
fatturato: 315 milioni

GRUPPO VALENCIANO Valencia
imprese: 10
lavoratori: 7.000
fatturato: 120 milioni