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Adozioni, la Cai replica ad Avvenire: “nessun blocco”

La Commissione riporta il trend in crescita di luglio e agosto e riepiloga i paesi "aperti"

di Benedetta Verrini

“Il titolo dell’articolo comparso su Avvenire “Bloccate per tutto un anno le adozioni internazionali” ha allarmato le famiglie italiane.? Si desidera tranquillizzare le coppie che hanno già intrapreso l’iter adottivo e tutte quelle che intendono avviarlo che non è intervenuto alcun blocco delle adozioni, che invece sono in continua crescita da tutte le aree geografiche”.

Apre così un comunicato pubblicato ieri sul sito della Commissione Adozioni Internazionali, intervenuta a precisare la situazione delle adozioni dopo che un articolo del quotidiano Avvenire, che la settimana scorsa aveva lanciato l’allarme riguardo allo slittamento al 2009 del bando, riservato agli enti autorizzati, per estendere l’operatività in nuovi paesi del mondo.

?  La Cai ricorda l’ottimo trend di crescita del numero di adozioni realizzate nel primo semester di quest’anno, riepilogando i dati e offrendo uno scorcio sui due mesi estivi.

Nel mese di luglio è stato autorizzato l’ingresso di 369 minori, provenienti da 32 Paesi, adottati da 298 coppie e, nel mese di agosto, alla data del 20 agosto, risultano rilasciate 208 autorizzazioni all’ingresso per 252 minori, provenienti da tutte le aree geografiche ed anche da Paesi nuovi: è stato autorizzato il primo ingresso dalla Corea del Sud.

Il numero complessivo di autorizzazioni all’ingresso rilasciate nel 2008, alla data odierna, è pari a 1825 per 2263 minori.?Anche il rilascio delle autorizzazioni al proseguimento della procedura adottiva (che consegue all’avvenuto abbinamento del minore) ed altri provvedimenti di presentazione delle coppie alle Autorità straniere ai fini dell’abbinamento, è in continuo aumento per tutti i Paesi: nel 2008, n. 1036 autorizzazioni al proseguimento della procedura e n. 938 lettere di presentazione, per un totale di n. 1974 provvedimenti; n. 46 lettere di presentazioni hanno riguardato la Cina.

“Ulteriore segnale positivo del mese di agosto giunge dal Nepal”, aggiunge la Cai, “ove si sono concluse alcune adozioni rimaste sospese nel 2007 ed altre coppie sono in partenza in questi giorni. Entro la fine dell’anno si prevede la conclusione del rinnovo dell’accreditamento degli Enti e la definitiva apertura del Paese”.?

Il ritardo nel bando per le nuove autorizzazioni e le estensioni-paese, specifica la Commissione, “consegue alla predisposizione e all’emanazione dei nuovi criteri, approvati dalla Commissione il 22 luglio u.s. che garantiranno maggiore qualità e trasparenza nell’assistenza delle famiglie”.

 La pubblicazione dei criteri, conclude la Cai, seguirà alla predisposizione di modelli di semplificazione e di intese, da concordare con gli Enti in appositi tavoli paritetici, le cui riunioni sono programmate già in settembre. La presentazione delle nuove domande di autorizzazione ad operare in nuovi paesi o per aggiungersi ad altre autorizzazioni concesse ed ove vi sono enti operativi, è comunque prevista dal 1° gennaio al 31 marzo 2009, con esame e completamento dell’iter entro 120 giorni dalla data di presentazione della domanda.

I nuovi criteri comportano peraltro adeguamenti organizzativi da parte degli Enti, alcuni dei quali utili per la presentazione delle suddette nuove domande di autorizzazione.?  È di tutta evidenza che “se vi saranno le condizioni di collaborazione tra Italia e Paesi terzi, che consentono di anticipare l’apertura di nuovi Paesi” come dichiarato dal Presidente, Sen. Carlo Giovanardi, la Commissione compirà ogni sforzo necessario per attivare tale collaborazione.? 

“L’esperienza degli anni precedenti dimostra che, spesso, alle autorizzazioni concesse agli Enti non segue l’immediato accreditamento all’estero oppure avviene con molto ritardo”, ha spiegato la Cai, che sul proprio sito ha anche messo a disposizione una tabella riepilogativa da cui si può evincere l’attuale copertura dei Paesi esteri, alla luce delle autorizzazioni concesse, ed i Paesi attualmente non aperti; per alcuni di questi Paesi esistono peraltro incompatibilità giuridiche e conseguenti impossibilità di realizzare adozioni.?”Tutto ciò dimostra che non vi è alcun blocco delle adozioni verso paesi già autorizzati e che sono in corso le procedure per aprire la collaborazione anche con i paesi con i quali non ci sono ancora rapporti di cooperazione”.

Info: www.commissioneadozioni.it

 

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