Mondo

Adozioni/Giovanardi: “Apertura verso nuovi paesi già a settembre”

"Ma serviranno tempi tecnici per l'ok definitivo", avverte. Intanto ad agosto boom di ingressi

di Benedetta Verrini

Estensioni paese sì o no? Il via libera della Commissione Adozioni Internazionali al bando per autorizzare nuovi enti alle adozioni e per consentire a quelli già esistenti di allargare l’operatività in nuovi paesi del mondo (Africa, Sudest Asiatico, Asia) ha tenuto banco per tutta l’estate.

Dopo l’ok tecnico alle nuove Linee Guida per gli enti autorizzati (avvenuto il 22 luglio, ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale), molte associazioni avevano accolto con preoccupazione lo slittamento (ennesimo) al prossimo anno (entro marzo 2009) dei termini per presentare le domande di estensione-paese. Dopo aver tanto lavorato e imbastito rapporti di collaborazione per la cooperazione allo sviluppo, sottolineavano gli enti, la possibilità di aiutare minori in difficoltà si allontanava di un altro anno, il 2009, “bruciando” di fatto tutto il 2008.

L’allarme è giunto fino al neo-presidente della Cai, il senatore Carlo Giovanardi, che in un articolo su Repubblica di oggi ha aperto uno spiraglio: le domande saranno ricevibili da settembre.

“Non ho preclusioni politiche a consentire il deposito delle domande di estensione verso nuovi paesi, da parte degli enti autorizzati, già da settembre”, conferma a Vita il sottosegretario alla Famiglia. Che però avverte: “Certamente, occorreranno anche i tempi tecnici necessari per realizzare il bando, vagliare le domande, concedere le autorizzazioni. E poi, bisognerà vedere se i paesi destinatari dell’estensione decideranno di accreditare gli enti italiani per le attività di adozione internazionale. In alcuni di essi vige la kafala (l’adozione islamica n.d.r.), pertanto l’iter sarà più complesso”.

Non ci saranno invece distinzioni tra enti più o meno “affidabili”, come lasciava intendere oggi l’articolo di Repubblica, ma soltanto una selezione “de facto”: “ mi riferivo”, ha spiegato Giovanardi, “solo al fatto che chiaramente saranno in grado di allargarsi verso questi paesi, molto estremi per contesto e situazione generale, gli enti con una struttura organizzativa tale da consentire davvero l’attività di cooperazione in loco”.

Per il sottosegretario, insomma, non si può parlare di paralisi delle adozioni internazionali. Anzi, il sottosegretario ha espresso grande soddisfazione per gli ingressi di agosto, che hanno toccato un picco di 180 minori adottati solo nei primi quindici giorni del mese. Sempre a settembre, poi, è prevista la firma a un Protocollo d’intesa con la Federazione Russa, per facilitare ulteriormente le procedure di adozione.

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