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Azzurri multicolor

Sono 24 gli atleti "stranieri" che difenderanno i colori italiani. Ecco chi sono e come seguire le loro gare

di Daniela Verlicchi

Qualcuno è arrivato in Italia per sposarsi, altri per fare sport e altri ancora perché delle nostre parti erano originari nonni o genitori. Sono gli olimpionici stranieri in maglia azzurra. Oriundi, naturalizzati o italiani per matrimonio, a Pechino gareggiano per salire sul gradino più alto del podio. Portandosi dietro il tricolore.

Ecco i nostri 24 atleti «azzurro arcobaleno», con qualche suggerimento per quando guardare le loro performance (gli orari sono riportati con il fuso orario italiano).

E’ partita Tatymaris Aguero, la pallavolista cubana che ha lasciato Pechino per raggiungere la madre in fin di vita sull’Isola. Ma non è detto che riesca ad oltrepassare l’aeroporto internazionale di L’Havana. Da Cuba è scappata nel 2001, quando era in trasferta con la sua squadra in Svizzera. Poi, ha sposato il fisioterapista Alessio Botteghi ed è passata alla nazionale italiana. Con la squadra cubana, ha vinto già 2 titoli olimpici (nel 1996 e nel 2000). Questa sarebbe stata la sua prima Olimpiade in maglia azzurra.

Prima volta alle Olimpiadi anche per Hristo Zlatanov che gareggia nella stessa specialità della Aguero, ma nella squadra maschile. Nato a Sofia nel ’76, è approdato in Italia nel 1993 per giocare nel Milan Volley. E, dopo qualche anno, ha ottenuto la cittadinanza. Esordio in maglia azzurra: sabato, alle 4, sempre al Benijng Institute of Technology Gymnasium.

Arriva dalla Bulgaria anche la giovanissima (24 anni) Nikoleta Stefanova, una dei tre atleti che ci rappresenteranno nel tennis tavolo. Quella del ping pong è la nazionale più «internazionale» con ben 3 azzurri su 3, nati all’estero. Nikoleta gioca in Italia dal 2001, con lo Sterilgarda Castel Goffredo. Dal 2004 veste la maglia azzurra. Ad Atene è stata eliminata al primo turno. Ci riproverà il 19 agosto, alle 4, al Peking University Gymnasium.

Italiano acquisito anche Mihai Bobocica, anche lui genio della racchetta da ping pong. Ha iniziato grazie al padre, Mihai senior, che gli ha consigliato di venire a giocare in Italia, un mercato molto più ricco. Così nel 2000, a 13 anni, è arrivato al 3T Libertas Genova, al seguito di papà che faceva l’allenatore. Prima olimpiade per lui, che inizierà sempre il 19 agosto al Peking University Gymnasium.

La veterana della nostra squadra di ping pong è invece Wenling Tan Monfardini, 37 anni. Il nome la dice lunga sulla sua storia: tennistavolista dall’età di 7 anni, italiana da 8, da quando ha sposato Alfio Monfardini. È alta poco più in 1 e 50, ma poco importa nel ping pong. Alle Olimpiadi del 2004 è stata eliminata al primo turno. Tenterà di riscattarsi il 19 agosto sempre al Peking University Gymnasium

Da una veterana ad un’altra. Josefa Idem, 44 anni, è alla sua settima Olimpiade da canoista. E’ arrivata in Italia nel ’90, quando ha sposato Guglielmo Guerrini, il suo allenatore. Due figli, italiana dal 1992, è stata anche assessore allo sport del comune di Ravenna. Inizierà la sua gara a Pechino l’11 agosto al Shunyi Olympic Rowing-Canoeing Park.

Magdalin Martinez, invece, è nata a Cuba, più precisamente a Camaguey dove ha conosciuto suo marito. Debutterà alle Olimpiadi di Pechino, il 21 agosto al National Stadium, nel salto triplo, la sua specialità

Dall’Isola di Cuba arriva anche Libania Grenot che invece corre i 400 metri. Venticinque anni, metterà piede per la prima volta in uno stadio Olimpico, il National Stadium, il 15 agosto alle 7. Italiana per matrimonio, quando non è in giro per il mondo con la nazionale vive a Casalpalocco, alla periferia di Roma. E’ stata l’ultima italiana d’adozione a strappare il pass per le Olimpiadi.

Per l’atletica, c’è poi il super-favorito Andrew Howe. Specialità: salto in lungo. Howe arriva in Italia da Los Angeles, a 5 anni e si trasferisce a Rieti assieme alla madre. Argento ai mondiali di Osaka nel 2007, gareggerà il 16 agosto, alle 7, al National Stadium

Va veloce anche Jacques Riparelli, classe 1983, frazionista della 4 per 100. Nonni e papà italiani, Riparelli è nato a Yaoundè, in Camerum. Nel 2000 si è trasferito a Padova, per correre in Italia. A Pechino, debutterà il 21 agosto al National stadium.

Per l’altletica, in maglia azzurra correranno anche la giavellonista Zahra Bani e Audrey Alloh, nella staffetta 4 per 100 (la prima da destra nella foto della squadra). La prima è nata a Mogadiscio, dove papà Giuseppe era emigrato per lavoro. Zahra, il cui nome, in arabo significa «fiore», si è trasferita a Torino a 10 anni, nell’89. Primo lancio a Pechino: il 19 agosto al National Stadium.

La Alloh, 20 anni, è invece la giovane promessa della nostra atletica. Originaria della Costa D’Avorio, arriva in Italia nel ’98, assieme alla madre. E grazie allo sport riesce ad ottenere la cittadinanza italiana. È al primo anno di università e a Pechino sarà a quarta frazionista della staffetta 4 per 100: il 21 agosto al National Stadium.

Azzurra «per meriti sportivi» anche l’ucraina Angelika Savrajuk che gareggia nella squadra di ginnastica ritmica. È la più giovane delle italiane d’adozione: appena 19 anni e già un palmares di tutto rispetto: ha vinto il bronzo agli europei e l’argento nella coppa del mondo a squadre. Italiana dall’anno scorso, a Pechino affiancherà le farfalline azzurre della nazionale di ginnastica. I riflettori del Benijng Institute of Technology Gymnasium si accenderanno per lei il 21 agosto.

Giuseppe Rossi è nato nel New Jersey, di fronte a Manhattan. Ma quando arrivò al Parma calcio, da giovanissimo, è fu subito ribattezzato l’«americano». Italiano di origini (babbo e mamma abruzzesi) e di adozione ha già iniziato l’avventura cinese, con la nazionale di calcio, mercoledì al Tianjin Olympic Centre Stadium. Prossima sfida, il 9 agosto, allo stadio di Pechino.

Le straniere del nuoto azzurro hanno nomi che ingannano: italianissimi. Romina Armellini, però, è nata a Johannesburg, 23 anni fa. I genitori si erano trasferiti in SudAfrica negli anni ’70 dove ha iniziato a praticare nuoto. Nel 2005 l’arrivo alla Canottieri Aniene, dopo la vittoria più sentita su una malattia. A Pechino gareggerà nella 100 metro dorso e nella staffetta 4 per 100 mista: il 10 agosto al National Acquatics Centre

La staffetta 4 per 200 è invece la specialità di Renata Spagnolo, nata a Caracas, una ventina di anni fa. Dopo essersi formata in Venezuela, ha scelto il nuoto azzurro, esordendo per l’Italia ai mondiali del 2005. Antenati italiani nel sangue, la sua prima volta in costume azzurro alle Olimpiadi sarà domenica 10 agosto al National Acquatics Centre.

Nome e genitori italiani anche per Gabriella Bascelli che però è nata a Johannesburg nell’82. La sua specialità è il canottaggio. In Italia arriva per pagaiare nella Canottieri Lazio. Le eliminatorie del singolo di canottaggio, il suo sport, sono previste sabato, 9 agosto, allo Shunyi Olympic Rowing-Canoeing Park.

Stesso posto, stesso giorno per la sfida del quattro senza (sempre canottaggio) che vedrà protagonista Bruno Mascarenhas. L’ex portoghese (è nato a Lisbona), ora è punto di forza della Canottieri Roma. Ad Atene ha già vinto il bronzo E nel tempo libero gli piace fare giardinaggio.

Il suo compagno di squadra Jiri Vlcek, 32 anni, è nato in Repubblica Ceca. Assieme a Catello Amarante, Salvatore Amitrano (gli altri due del 4 senza), tenterà di strappare la medaglia d’oro il 9 agosto allo Shunyi Olympic Rowing-Canoeing Park. L’unica che gli manca: è stato campione iridato nel 2006 e ha vinto gli europei nel 2007.

Noemi Bakti, ungherese, affronterà la piscina del National Acquatics Centre il 15 agosto. E’ in Italia da quando aveva 3 anni e da poco meno si tuffa dai trampolini del centro sportivo di Belluno, dove si è trasferita. È figlia d’arte: la madre partecipò ai giochi di Barcellona del 1992. A Pechino gareggerà nei tuffi sincronizzati da 3 metri.

Da Budapest arriva anche Erzsebet Valkai, 27 anni, centroboa della nostra nazionale di pallanuoto femminile. Ha sposato un napoletano e ora, assieme al resto del settebello rosa, tenterà di bissare l’oro olimpico del 2004. Eliminatorie: il 10 agosto al Yingdong Natatorium.

Diego Romero, nonni italiani, ma argentino per nascita, è in squadra con gli azzurri della vela. A Pechino è gareggia nella categoria Laser Standard. Due Olimpiadi con maglia biancoceleste alle spalle, debutterà per l’Italia il 12 agosto allo Qingdao International Marina

Scorre sangue italiano anche nelle vene di Daniel Fontana che si giocherà tutto nel triathlon, il suo sport, tra il 18 e il 19 agosto al Bacino di Shisanling. Lui viene dall’Argentina, dove i nonni sono emigrati dall’Italia. È arrivato nel 2002, dopo una laurea in economia e un’Olimpiade in maglia biancoceleste.

Dalla Moldavia, infine, arriva Natalia Valeeva, l’unica atleta di origini straniere specializzata in tiro con l’arco. Le sue frecce le hanno valso il settimo posto alle olimpiadi di Sidney e il 53esimo a quelle di Atene. Dal 2000 gareggia in maglia azzurra (a cui è arrivata dopo aver sposato un italiano) e inizierà la sua avventura a Pechino il 9 agosto all’ Olympic Green Archery Field.


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