Economia

Banche, un milione di euro l’anno per iniziative umanitarie

È il “Fondo nazionale di solidarietà del Credito lanciato dall'Abi. Ecco il comunicato

di Redazione

L’obiettivo di base è arrivare ad 1 milione di euro l’anno, ma potrebbe aggirarsi annualmente intorno ai 4 milioni di euro la dotazione finanziaria del “Fondo nazionale del settore del credito per progetti di solidarietà”, attivo dal 2004 in campo umanitario in Italia e all’estero. A questo mira la campagna di raccolta fondi 2008-2009, che partirà da metà settembre con la presentazioneufficiale del sito internet della Onlus.Il Fondo è il risultato di un’attività pluriennale di progetti di solidarietà, che l’ABI e i sindacati di settore hanno deciso di rendere permanente. Gestito da rappresentanti dell’ABI e dalle segreterie nazionali delle Organizzazioni sindacali, il Fondo è la prima ed unica esperienza di un Ente voluto dalle parti in un contratto nazionale, esclusivamente dedicato a progetti di solidarietà e finanziato attraverso la condivisione del contributo paritetico tra lavoratori ed imprese: per ciascun dipendente, infatti, che sceglierà di aderire con una somma di 6 euro l’anno, meno di mille lire al mese, che sarà trattenuta dalla tredicesima, ogni banca verserà una cifra di pari importo. Il settore del credito conta circa 350 mila dipendenti e ogni anno il Fondo potrebbe raccogliere intorno ai 4 milioni di euro.
Questo strumento messo in piedi in pochi anni ha consentito la realizzazione di esperienze positive, rappresentando una novità assoluta, in Europa e nel mondo, per il panorama delle relazioni industriali. In particolare, in ambito nazionale molti interventi hanno riguardato la Campania, il Piemonte, l’Umbria e le Marche a seguito di catastrofi naturali. Tra gli interventi realizzati: case di riposo per anziani, consolidamento strutturale di Istituti per bambini non autosufficienti, ricostruzione di asili nido, scuole materne e centri sportivi, realizzazione di parco giochi e fornitura di materiali per centri polivalenti sociali e culturali.
Fuori confine la solidarietà ha toccato Romania, Palestina, Argentina, Kosovo, Kenia, Croazia, Albania, Iraq, Afghanistan, Indonesia, Sri Lanka, Thailandia, con il contributo per ospedali pediatrici, reparti di maternità, scuole e bus scolastici, centri di formazione professionale, istituti per orfani di guerra. Tutto ciò ha portato alla distribuzione complessiva di 10 miliardi delle vecchie lire, ma l’obiettivo è “fare molto di più”, aprendo la contribuzione al Fondo anche ad altri soggetti. In questo senso, la scelta di iscrivere la Onlus all’albo speciale per le donazioni del
5×1000.
Nel frattempo, a fine 2007 sono stati deliberati 11 progetti per un importo di 1.323.000 euro da realizzare entro il 2009. I fondi sono stati suddivisi per tipologia d’intervento e per area geografica, cercando di trovare un equilibrio tra le diverse classi d’età, le zone interessate e le priorità individuate, con una forte attenzione alle aree di sofferenza e disagio sociale. DEcco la distribuzione geografica degli interventi che vanno da un programma alimentare e scolastico per bambini affetti da Hiv a centri per vittime di tortura, da progetti di sostegno scolastico e case famiglia ad attrezzature per lo sviluppo delle economie locali:
– Italia € 172.000
– Europa € 350.000
– Africa € 200.000
– Asia € 250.000
– America € 201.000
– Medio Oriente € 150.000


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