Famiglia

In scena a Verona i lavori teatrali dello psichiatra Andreoli

Si tratta di due monologhi dialettali che riprendono anche lavori "storici" del medico-commediografo

di Gabriella Meroni

Andrà in scena mercoledì 8 e giovedì 9 al teatro Camploy di Verona ?Il teatro di Vittorino Andreoli?. Lo spettacolo, proposto dalla compagnia Viva Opera Circus e dall’associazione Luoghi di Confine con il patrocinio del Comune, porterà in scena due monologhi del noto psichiatra veronese interpretati da Gianni Franceschini. ”Sono radicato profondamente nella cultura contadina e ho un legame passionale con la città – ha detto Vittorino Andreoli – In miei personaggi sono veronesi al cento per cento e quindi amplificano i pregi e i difetti che ci caratterizzano”. Nel ricordare che ”da sette anni lavoriamo insieme nel mettere in scena i testi di Andreoli”, Gianni Franceschini ha auspicato di poter vedere nel teatro Camploy ”il luogo privilegiato per questo tipo di proposte, magari ospitando laboratori e conferenze”. La prima parte della serata proporrà ”Piassa dele erbe ale cinque dela note”, breve monologo frutto di una riduzione di Nicola Pasqualicchio dell’ultimo lavoro di Andreoli. A parlare è un condannato al rogo in piazza delle Erbe, messo alla gogna dai potenti della città per le sue affermazioni critiche. La trasposizione teatrale si avvale dell’interpretazione di Gianni Franceschini, attorniato da attori-comparse provenienti dal gruppo Il Canovaccio di San Giovanni Lupatoto, dalla Compagnia del Teatro Salieri, dalla Compagnia del Corso di Villabartolomea, dal Guppo di ricerca di Asparetto e della scuola di teatro di Legnago. Il secondo pezzo, dal titolo ”Omeni, done e buteleti”, raccoglie invece alcuni vivaci quadretti della società contadina di un tempo. La riduzione teatrale è sempre curata da Nicola Pasqualicchio, mentre qui Gianni Franceschini è accompagnato da un’orchestra formata da Marco Remondini, Riccardo Biancoli, Giancarlo Zucchi e Carlo Cerini. In questa seconda parte, arricchita dalla presenza della danzatrice e cantante Ronda Moore, trovano posto alcuni pezzi ?storici? di alcuni spettacoli di Andreoli come: ”L’imbriago”, ”El mato”, ”San Zen che pianse”.


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