Famiglia

una casa d’accoglienzache diventa villaggioper oltre 200 volontari

onlus sotto la lente Associazione Natur& onlus

di Redazione

Da residenza estiva dei conti Dho a casa di accoglienza per giovani donne in affidamento. È l’itinerario del parco di Seveso, comune alle porte di Milano, dove opera l’associazione Natur& onlus che con i suoi volontari segue questo progetto di “casa aperta”. «Una comunità per minori a rischio emarginazione che è in parte residenziale e in parte centro diurno», spiega il direttore Gabriele Galbiati. Una quarantina le ragazze seguite, cinque quelle accolte tempo pieno, mentre le altre ricevono un’ospitalità diurna. «Si tratta di 35 minorenni segnalate dai servizi sociali del territorio che i nostri volontari o collaboratori seguono al pomeriggio, dopo l’uscita da scuola. Si pranza tutti insieme nella casa, che è un luogo familiare, poi ci sono le attività». Il progetto ha una decina d’anni e viene finanziato dai Comuni di residenza delle minori. «La Casa aperta è in attività dodici mesi l’anno e d’estate le iniziative sono in comune con il centro ricreativo La Petitosa che è all’interno del parco».
La Petitosa, ricavata dalle vecchie stalle della proprietà nobiliare ristrutturate dal Comune, è un ex centro anziani. «L’idea alla base dell’associazione era quella di trasformarlo in un luogo per le diverse generazioni che non si fermasse al campo di bocce, ma riuscisse a coinvolgere anche le famiglie del territorio. Oggi ci sono anche campi di calcetto e ping pong», ricorda Galbiati che è tra i fondatori dell’associazione nata da due gruppi con interessi apparentemente diversi, uno legato al locale circolo di Legambiente e uno secondo, femminile, vicino alla Libreria delle donne di Milano. «All’inizio si pensava di puntare sulle questioni ambientali, poi abbiamo accettato le sfide del territorio e 13 anni fa abbiamo iniziato a occuparci del centro ricreativo; poi nel 1998 è iniziata l’attività socio-assistenziale». Per scelta l’associazione basa la sua attività sui volontari – molti pensionati -, poi ci sono le educatrici e le socie dell’associazione che prendono in affido le ragazze. Un modello, pressoché unico in Italia, che vede giovani donne in affidamento esclusivo a donne adulte. Le ragazze vivono a Casa Dho, in una dimensione comunitaria, affiancate dall’équipe educativa di Natur&; l’accoglienza di queste ragazze, però, dipende dalla disponibilità di una donna dell’associazione a farsi carico della responsabilità dell’affidamento.
Le attività svolte da La Petitosa sono molto varie e riescono a coinvolgere oltre 200 persone: si va dallo «Sbroia e desfescia» (ogni tre mesi baratto di cose vecchie) alla Ciclofficina in cui gli anziani insegnano ai giovani a riparare le bici. L’ultima è lo Knit-Cafè, pomeriggi a sferruzzare in compagnia.


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