Mondo

Adozioni: Sarkozy prende l’Italia a modello

Un'intervista su La Croix del sottosegretario per la famiglia, Nadine Morano

di Sara De Carli

«L’Italia è il solo paese che nel 2006 e nel 2007 ha aumentato il numero di adozioni concluse. Allora dobbiamo cambiare il modello e, come i nostri vicini italiani, avere un “pilota dentro l’aereo”». È questa la risposta che il sottosegretario francese alla famiglia, Nadine Morano, ha dato domenica al giornalista di la Croix, alla domanda “Quali piste pensa di privilegiare per passare agli atti concreti nella riforma delle adozioni?”.

In Francia ci sono 25mila coppie disponibili all’adozione, con 8mila nuove autorizzazioni l’anno: le adozioni concluse sono tra le 4 e le 5mila l’anno. Secondo le statistiche solo una coppia su due riesce ad avere un bambino. Tra il 2006 e il 2007 le adozioni internazionali in Francia sono crollate del 20,6%. Il capitolo adozioni era stato indicato da Sarkozy come da riformare già in campagna elettorale, in nome della “trasparenza”.

A marzo Jean Marie Colombani ha presentato un rapporto sullo stato delle adozioni in Francia, che metteva a fuoco la mancanza di visibilità degli attori francesi nei paesi d’origine dei bambini e auspicava la creazione di una autorità centrale per le adozioni che raccordasse l’attività della Agence francaise de l’adoption e gli atnia utorizzati. Il 15 luglio Jean Paul Monchau è stato nominato ambasciatore per l’adozione internazionale, con il compito di elaborare una strategia concertata e inserire il capitolo adozioni nelle agende diplomatiche. La Morano, nell’intervista, annuncia anche la creazione di un comitato interministeriale ad hoc, da lei coordinato, insieme a Rama Yade, segretaria di stato ai diritti umani. Il sottosegretario Morano terrà un intervento ad hoc sulle adozioni il prossimo 21 agosto, al Cnsiglio dei Ministri.


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