Non profit

Welfare: Auser boccia il Libro Verde

«L'invecchiamento attivo non è solo allungamento dell'età della pensione», dice l'associazione

di Redazione

L’Auser boccia il Libro Verde sul welfare presentato oggi da Sacconi.

«Con la presentazione del Libro Verde sul Welfare si scoprono definitivamente le carte del governo sullo stato sociale che si vuole ridisegnare nel nostro Paese. Non bastavano i tagli agli enti locali e la revisione in negativo dei Lea sanitari; ora si punta anche ad allungare l’età pensionabile attraverso una politica sull’invecchiamento attivo che per quanto ci riguarda è assolutamente irricevibile», dice un comunicato dell’associazione.

«Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una proposta estemporanea ed unilaterale del governo che non riconosce il ruolo delle forze sociali. Nel Libro Verde presentato dal ministro del Welfare, la vita lavorativa assume valore solo in funzione della competizione del mercato, mentre scompare il valore della persona e il valore del lavoro.
In altri termini si ripropone  un concezione lavoristica dell’invecchiamento attivo che segna un arretramento rispetto alle recenti disposizioni europee. Puntare solo all’allungamento dell’età pensionabile degli “over 60” come tutor dei lavoratori più giovani ci sembra una delle tante trovate bislacche a cui questo governo ci ha ormai abituati.
 
Riteniamo il tema dell’invecchiamento attivo argomento troppo serio per essere affidato ad uscite che rischiano di pesare sulla serenità e sul futuro delle persone anziane».

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