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Eluana: la procura si prenderà “tutto il tempo previsto dalla legge”

Eugenia Roccella commenta: «speriamo che il padre di Eluana prenda atto di questa dichiarazione e che non voglia forzare i tempi»

di Sara De Carli

«La Procura Generale di Milano riconosce la “complessità” del caso Englaro e annuncia di voler usare “tutto il tempo che la legge concede” per decidere se impugnare o meno la sentenza della Corte d’Appello. Noi speriamo che il padre di Eluana prenda atto di questa dichiarazione e che non voglia forzare i tempi»: così il sottosegretario di Stato Eugenia Roccella commenta le dichiarazioni rilasciate poche ore fa dal Procuratore generale della Repubblica di Milano, Gianfranco Montera.

«Sappiamo che Beppino Englaro è fermamente convinto che sospendere l’alimentazione e l’idratazione alla figlia sia la soluzione migliore, e rispettiamo la sua opinione e il suo dolore. Ma Eluana è prima di tutto una cittadina italiana che, in qualsiasi condizione di salute o di vita, ha il diritto di ottenere almeno una sentenza certa e definitiva», ha detto la Roccella.

Montera ha dichiarato che la Procura generale vuole “prendersi tutto il tempo che la legge concede” prima di decidere se impugnare o meno la sentenza della Corte d’Appello. Ovvero un anno di tempo a partire da ieri, giorno in cui il decreto e’ stato depositato presso la cancelleria competente.

Il termine potrebbe ridursi a 60 giorni se Peppino Englaro, padre e tutore speciale di Eluana, notificasse il provvedimento alla procura generale. L’uomo fin’ora non ha ritenuto di notificare il decreto.


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