Formazione

Sostegno, tagli o no?

Da una frase nel Maxiemendamento sembra che il sostegno è salvo dalla manovra di “razionalizzazione"

di Redazione

Tuttoscuola oggi fa il punto sul maxiemendamento e i tagli alla scuola. Da quasi un mese, tra i diversi dati che la stampa riporta per i tagli degli organici dei docenti, ricorre spesso anche la previsione di riduzione dei posti di sostegno per gli alunni con disabilità. A dir la verità, riferisce il sito di Tuttoscuola,  il dato è frutto di congetture, ma, in assenza di elementi certi, è comprensibile pensare ad una contrazione di posti per tutti i settori scolastici, compresi quelli di sostegno.
In Commissione istruzione della Camera i relatori hanno chiesto di fugare qualsiasi dubbio aggiungendo un emendamento che escluda il settore specifico. E alcune associazioni dei disabili, preoccupate per il rincorrersi di voci negative in proposito, hanno chiesto rassicurazione al ministero dell’istruzione.
Il maxiemendamento sembra avere recepito questa preoccupazione, inserendo, in fondo al primo comma dell’art. 64 dove si parla di accostamento allo standard europeo del rapporto alunni/docenti, questa frase: “tenendo anche conto delle necessità relative agli alunni diversamente abili”.
Nella determinazione del rapporto alunni/docenti, come ha ben precisato il “quaderno bianco” sulla scuola dei ministri Fioroni e Padoa-Schioppa, si tiene conto solamente del numero dei docenti che hanno un rapporto frontale con la classe, con conseguente esclusione dei docenti preposti agli alunni con disabilità e di altre figure di sostegno didattico.
Se i docenti di sostegno sono, dunque, fuori computo, sarebbero anche protetti da riduzioni di organico.
Se questa è l’intenzione del legislatore, si chiede Tuttoscuola, perché non dirlo in modo più chiaro, precisando, ad esempio, che i posti di sostegno non rientrano nella manovra di razionalizzazione?


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