Cultura

Papa: omaggio ai nativi

Il Santo Padre è giunto a Barangaroo, nella baia di Sydney. Ad accoglierlo migliaia di ragazzi. Il pontefice li ha invitati a vivere la religione non solo come un fatto privato. Ma sui giornali si parla degli scandali della Chiesa australiana

di Riccardo Bianchi

 

Benedetto XVI a Barangaroo accolto dai giovani e dagli aborigeni
Il Papa è arrivato tra i giovani. Il giorno dopo la grande festa degli italiani, a cui hanno partecipato 5.000 ragazzi provenienti da tutta la penisola e dalla comunità italo-australiana di Sydney, il Santo Padre ha raggiunto in battello Barangaroo, nella baia della città. Ad attenderlo oltre 150mila pellegrini, disposti su tutta la banchina, ma altre centinaia di migliaia non sono riusciti a raggiungere gli spazi transennati.

Ad accogliere il pontefice al molo c’era Uncle Allen Madden, un anziano aborigeno che gli ha donato un passaporto per le terre dei nativi australiani e un antico bastone di legno intarsiato. Da quando è arrivato, il Papa ha più volte ricordato le sofferenze inflitte a queste popolazioni e le sue parole hanno riscosso la gratitudine del Ministero Cattolico Aborigeno dell’arcidiocesi di Sydney.

Il Papa: «Distinguere bene e male per non cadere nella disperazione»
«Quando Dio viene eclissato, la nostra capacità di riconoscere l’ordine naturale, lo scopo e il bene inizia a svanire» ha detto Benedetto XVI ai giovani radunati al porto di Barangaroo. «La religione non è un fatto privato. Se così fosse la società potrebbe essere plasmata senza Dio. Ciò provocherebbe un disordine con inevitabili ripercussioni sul resto del creato»

«L’alcol e l’abuso di droghe, l’esaltazione della violenza e il degrado sessuali, presentati dai media come divertimento, sono cicatrici e ferite per la società» ha continuato il Papa «Esperienze staccate dalla considerazione di ciò che è buono o vero portano ad una confusione morale, alla perdita di autostima e alla disperazione».

Una Gmg verde con riforestamente e docce da tre minuti
Da quando è arrivato in Australia, il pontefice ha più volte ricordato l’importanza della difesa dell’ambiente. Anche per questo gli organizzatori hanno pensato ad una Gmg ecologica. I giovani hanno partecipato a progetti di riforestamento per compensare l’inquinamento dei viaggi in aereo, le docce hanno timer di 3 minuti, le torce batterie ricaricabili. Sono riutilizzabili anche i materiali usati per gli imballaggi.

Il dopo Gmg continua su internet
Gli organizzatori non hanno trascurato neppure il lato tecnologico. Per questo da Febbraio è attivo il sito Xt3.com, con cui i pellegrini potranno rimanere in contatto dopo la Gmg. Gli utenti possono proporre intenzioni di preghiera, rivolgere domande a un sacerdote e parlare con gli amici . E, perché no, innamorarsi, vista l’opzione “stato sentimentale”.

Sulla stampa grande spazio agli scandali sessuali
I giornali australiani stanno trattando con un discreto interesse la visita del Papa. Il The Sunday Morning Herald dedica un inserto speciale, ma mette in prima pagina le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti. Il The Australian parla soltanto delle violenze, mentre il Daily Telegraph, quotidiano ufficiale, apre con la foto di Benedetto XVI che accarezza un koala e scrive di «una città unita dalla fede».

 

Per saperne di più
www.gmg2008.it


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