Mondo

Iraq: raid alleato a sud-est di Bagdad

Caccia agloamericani attaccano i centri di comunicazione della difesa irachena

di Giampaolo Cerri

Prove di guerra, in attesa dell’attacco vero. Dopo i raid dei giorni scorsi nella zona di Bassora, stanotte, caccia anglo-americani hanno bombardato centri di comunicazione della difesa anti-aerea irachena, nella zona di interdizione al volo nel sud del Paese, a circa 160km a sud-est di Bagdad. Lo ha annunciato il Comando centrale delle forze armate statunitensi di Tampa, in Florida. L’episodio e’ l’ultimo di una serie, che, a questo punto, fanno pensare a una strategia coordinata di demoliziopne della contraerea irachena. Intanto prosegue il lavoro degli ispettori dell’Onu in Iraq dove, tra due settimane dovrebbe arrivare anche il capo, Hans Blix, per incontrare il rais, Saddam Hussein, che poi tornera’ a New York dove riferira’ dinanzi al Consiglio di Sicurezza dell’Onu sul lavoro fin qui compiuto. E la macchina da guerra non si ferma: il quotidiano ‘inglese ‘Daily Telegraph’ ha annunciato l’invio di una nave ospedale britannica, con 120 medici a bordo, verso lo scenario dell’eventuale guerra, il Golfo. Mentre in giornata, il presidente statunitense, George W. Bush, si rechera’ in visita’ alla piu’ importante base militare statunitense, Fort Hood, dove – ha spiegato un suo portavoce – ringraziera’ i soldati per i loro sforzi nella guerra al terrorismo. La visita nella base texana arriva il giorno dopo che il presidente statunitense e’ tornato ad ammonire Bagdad: «La resa dei conti si avvicina», ha detto dal suo ranch a Crawford, avvertendo che la guerra si potra’ evitare solo se Saddam Hussein deve disarmarsi volontariamente.


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