Non profit

5 per mille, la rivolta dello sport dilettantistico

La Lega nazionale dilettanti: «Se esclusi sospenderemo i campionati»

di Gabriella Meroni

Le brutte notizie corrono veloci, si sa, e quella della possibile, futura esclusione delle associazioni sportive dilettantistiche (asd) dal 5 per mille 2009 – rilanciata nei giorni scorsi anche da Vita – mette in allarme lo sport dilettantistico. La Lega nazionale dilettanti in una dura nota diffusa oggi stigmatizza l’eventuale cancellazione dall’elenco dei beneficiari delle asd, contenuta in un emendamento alla Finanziaria proposto dal governo, e minaccia addirittura di sospendere i campionati dei dilettanti se l’esclusione sarà confermata.

«Siamo sconcertati da quanto sta emergendo», ha dichiarato il Presidente della Lnd e vicepresidente Figc Carlo Tavecchio, «perché in questi ultimi anni i precedenti governi avevano permesso alle associazioni sportive, che svolgono un’opera sociale sul territorio di estrema rilevanza, di accedere ad una fonte di finanziamento fondamentale per la loro esistenza. Se il buongiorno si vede dal mattino», prosegue Tavecchio, «il primo provvedimento del nuovo governo sullo sport taglia subito i fondi al settore dilettantistico, nonostante finora la norma avesse ricevuto consensi bipartisan. Questa politica fiscale non prende in considerazione un settore che rappresenta oltre quindici milioni di cittadini praticanti (di cui 1,5 milioni solo nel calcio) e contribuenti in tutta Italia, che non vedrebbero riconosciuto uno strumento sussidiario alla propria attività».

«Chiediamo al Governo», conclude Tavecchio, «di riconsiderare questa indicazione, che altrimenti avrà conseguenze pesanti sul mondo del volontariato sportivo. Sul 5 per mille la Lnd e tutto il sistema calcio dilettantistico si schiererà compatto, fino a considerare la possibilità di sospendere i prossimi campionati».


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