Non profit

2011 Anno Europeo del Volontariato, un passo avanti

Approvata una risoluzione in tal senso. La soddisfazione dei Csv italiani

di Gabriella Meroni

Con 416 firme è stata adottata l’8 luglio dal Parlamento Europeo la dichiarazione scritta per proclamare il 2011 Anno Europeo del Volontariato. Le firme superano il numero necessario previsto (393 parlamentari) e sono state raccolte in anticipo rispetto al termine del 15 luglio, con un importante sostegno di CSVnet alla campagna del Cev, il Centro di Volontariato Europeo.


«Quello dell’8 luglio scorso»,  afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet,  «rappresenta un riconoscimento importante da parte dei Parlamentari europei all’apporto del volontariato non solo alla crescita del Pil interno ai Paesi in cui opera ma, più in generale, al dialogo interculturale e alla costruzione della pace. Il volontariato rappresenta un elemento di coesione tra i Paesi dell’Europa vecchia e nuova, e contribuisce in maniera significativa alla costruzione dell’Europa moderna e solidale». «Si tratta del primo caso» aggiunge Renzo Razzano, referente del Gruppo Europa di CSVnet e presidente di Spes, il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio, «in cui una risoluzione di questo genere parte per iniziativa della società civile. CSVnet, insieme ai CSV che aderiscono al Cev», prosegue Razzano, «si sono fatti promotori e hanno sollecitato la raccolta firme, contribuendo in maniera significativa alla campagna. Ma il nostro impegno non si chiude qui: adesso c’è da conquistarsi il budget».

La prassi infatti prevede che il Presidente del Parlamento Europeo, Hans Pottering trasmetta la dichiarazione scritta alla Commissione europea come “raccomandazione non vincolante” dopodichè non esiste procedura standard per la proclamazione di un Anno Europeo. La cosa più importante da stabilire è chi vorrà sostenere la proclamazione dell’Anno Europeo e riuscire a fargli assegnare un budget: non è detto, infatti, che la Commissione Europea ci metta dei soldi. «Il risultato finale sarà di grande importanza per tutto il mondo del volontariato, che con l’Anno Europeo avrà una grande occasione per conoscersi e riconoscersi, promuovere proposte e iniziative di respiro internazionale. Per questo dobbiamo portare a casa il massimo risultato possibile.
Continua pertanto il lavoro di CSVnet e dei CSV», conclude Razzano, „che dedicheranno il prossimo autunno ai contatti con la Commissione, anche attraverso l’impegno con il Cev. Intanto stiamo partecipando al bando per promuovere la partecipazione alle prossime elezioni europee: quello dell’Anno Europeo per il Volontariato sarà uno dei temi che proporremo ai candidati per il prossimo Parlamento europeo».


Una decisione ufficiale dovrà essere presa entro il 2009: occorre almeno un anno per la preparazione del programma di un Anno Europeo.


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