Non profit

G8, il Cipsi boccia il vertice

Per il presidente Barbera i paesi ricchi hanno fallito su tutti i fronti e continuano a difendere i propri interessi economici a discapito del bene dei poveri»

di Redazione

Bocciati senza appello i documenti finali del vertice del G8 da parte del Cipsi, coordinamento di 46 Ong e associazioni di solidarietà internazionale, il cui presidente, Guido Barbera, ha definito i documenti finali su clima, Africa e sicurezza alimentare «un fallimento».

Secondo Barbera «è un’ipocrisia proporsi di raggiungere l’obiettivo di tagliare del 50% entro il 2050 le emissioni globali di gas nocivi quando non si pongono obiettivi concreti a breve termine, per di più lasciando il compito ai privati e alla tecnologia».

«Gli aiuti all’Africa» aggiunge «che erano 60 miliardi previsti in tre anni nel vertice del 2007, vengono spalmati su 5 anni: un vero e proprio taglio alla cooperazione. Inoltre il G8 ha dimostrato di non essere in grado di prendere misure per affrontare in modo deciso la crisi alimentare ed energetica».

«La difesa degli interessi commerciali ed economici sono il peccato mortale del G8»ha concluso Barbera «Chi li ha autorizzati? A loro dobbiamo rispondere con l’esempio dei fatti, che oggi viene dall’autorganizzazione della società civile di tanti Paesi del mondo che non possono continuare ad aspettare i tempi della politica. Bisogna puntare su nuovi modi di produrre e di consumare».

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