Cultura

Frattini a Sodano: “Importanti parole del Papa sulla pace”

Per la Giornata mondiale pace il ministro degli Esteri scrive al segretario di Stato Vaticano: "convita e solenne adesione a parole Papa".

di Redazione

L’Italia spera nella Pace, anche in un momento particolarmente difficile di crisi internazionale, anche quando la guerra sembra inevitabile. Con un messaggio al segretario di Stato Vaticano, il cardinale Angelo Sodano, per testimoniare la “profonda e convinta adesione al solenne messaggio del Santo Padre per la giornata mondiale della Pace 2003”, Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, testimonia l’impegno del governo al responsabile della politica estera vaticana, affermando che la riflessione chiesta dal Papa è “quanto mai opportuna mentre si chiude un anno per molti versi difficile e travagliato”. “Dall’enciclica di Giovanni XXIII – scrive Frattini – il Muro di Berlino è caduto e la guerra fredda è cessata, ma il disordine cui fa riferimento il Sommo Pontefice permane, non meno minaccioso per la pace, negli avvenimenti che segnano i tempi attuali. Esiste infatti il rischio che sorgano nuovi, invisibili muri e nuove contrapposizioni. Sopravvive anche la minaccia costituita dalle armi di distruzione di massa”. ”In quei difficili tempi Papa Giovanni XXIII non riteneva impossibile la pace, anzi egli la collocò al centro del suo storico messaggio. Tale atteggiamento di speranza e di fiducia – afferma il responsabile della Farnesina – si impone anche a noi, nelle odierne circostanze. Nel corso della storica visita compiuta da Sua Santità Giovanni Paolo II al Parlamento Italiano il 14 novembre scorso, il Sommo Pontefice ha rilevato che in un’era contrassegnata da cambiamenti spesso radicali cresce il bisogno di concordia, di solidarietà e di pace tra le Nazioni e che tale bisogno diventa ineludibile nella crescente interdipendenza delle umane relazioni”. “Ma se una maggiore percezione della pace come bene universale induce a fiducia e speranza – analizza ancora il ministro degli Esteri – occorre anche che essa si traduca in linee operative concrete. Forte del suo tradizionale attaccamento ai valori della pace, libertà e rispetto per l’essere umano, l’Italia si adopera nei consessi internazionali per sostenere ed incoraggiare l’avvento di quella nuova coscienza della dignità dell’uomo e dei suoi inalienabili diritti che il Santo Padre ci indica”. Una parte della lettera è anche dedicata ai temi della solidarietà verso i paesi più poveri: “Già la Presidenza di turno italiana del G8 – scrive Frattini – aveva posto al centro dell’ordine del giorno del Vertice di Genova le questioni dello sviluppo e della riduzione della povertà. L’Italia persegue con determinazione una politica di cancellazione totale del debito estero dei Paesi più poveri, e a tale riguardo ha firmato accordi bilaterali per un ammontare totale di circa un miliardo di euro”. “Giustamente il Sommo Pontefice – conclude il ministro degli Esteri – ci ricorda come il tema della pace non possa essere solamente compreso in termini di strutture o di procedure, ma debba investire altresì le persone. Gli innumerevoli gesti di pace compiuti da uomini e donne nel succedersi dei secoli hanno dato corpo alla nostra odierna realtà. In tale ottica, più che mai prezioso è l’invito rivolto da Sua Santità a meditare sulla lettera enciclica Pacem in Terris e a lasciare che essa ispiri, nell’animo dei fedeli e dei governanti, rinnovati slanci di adesione al suo altissimo, imperituro messaggio, mantenendo tale collegamento vivo nel loro operato quotidiano”.


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