Welfare

Cosenza. Disobbedienti festeggiano con detenuti

Hanno festeggiato il Capodanno sotto le mura del carcere con un sit in di protesta, i Disobbedienti a Cosenza

di Redazione

Hanno festeggiato il Capodanno sotto il carcere di Cosenza ”per essere vicini a chi paga con la liberta’ le storture del sistema”: i disobbedienti cosentini hanno atteso l’ arrivo del nuovo anno al suono della musica, sotto le mura dell’ istituto di via Popilia e, allo scoccare della mezzanotte, i detenuti hanno risposto battendo sulle sbarre delle celle pentole ed altri oggetti metallici. Il sit-in, al quale hanno partecipato circa 200 persone, e’ stato comunque condizionato dalla pioggia, caduta incessante sulla citta’ per tutta la notte. ”Un capodanno – hanno sostenuto i disobbedienti in un comunicato – per dire che vogliamo un mondo senza gabbie, in cui venga rispettata la dignita’ e il diritto al recupero di chi sbaglia. Per affermare che la carcerazione preventiva e’ sempre ingiusta. Per gridare che l’ indulto non e’ una grazia ma un atto di giustizia necessario. Per essere liberi di pensare che l’ estensione del 41 bis e’ solo accanimento e sadismo, e specchio di un potere che non sa (o non vuole) togliere terreno alle mafie. Per manifestare ancora una volta liberamente, esercitando un diritto costituzionale. Capodanno sotto al carcere, consapevoli di compiere un reato d’ opinione”. ”Un modo – hanno aggiunto – per non dimenticare le ansie che la citta’ ha vissuto negli ultimi mesi. Un gesto di solidarieta’, di speranza e di fiducia per il nuovo anno. Perche’ il movimento dei movimenti non si arresta. Neanche quando si ferma”.


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