Cultura

I binari non conoscono i diritti

Viaggiatori allo sbando

di Redazione

Si è conclusa il 20 giugno la staffetta per dire basta ai disservizi ferroviari, organizzata da Movimento Consumatori all’interno della campagna Diritti sui binari. La campagna, lanciata dall’associazione a maggio 2007, è nata per informare, offrire un servizio di consulenza legale specializzato e sollecitare le autorità competenti a garantire la qualità dei servizi.

Presidi nelle stazioni
Movimento Consumatori ha portato l’iniziativa nelle dieci maggiori stazioni italiane: Roma, Bari, Napoli, Palermo, Padova, Milano, Torino, Genova, Bologna e Firenze. Nel presidio MC, caratterizzato da un treno gonfiabile lungo circa sei metri, operatori dell’associazione hanno distribuito materiale informativo sulla campagna e sulle attività del Movimento Consumatori. «Con il presidio nelle stazioni abbiamo raggiunto migliaia di persone interessate al tema dei trasporti ferroviari e che ogni giorno devono subire i disagi provocati dalle nostre ferrovie. Abbiamo ascoltato le lamentele e informato i consumatori sui loro diritti», spiega Monica Multari. La campagna non si ferma qui e l’Osservatorio treni MC sta portando avanti anche altre attività. «Oltre all’esposto sugli aumenti dei biglietti», continua Multari, «stiamo ultimando un’inchiesta sui contratti di servizio regionali che le singole Regioni stipulano per affidare il servizio ferroviario locale. E stiamo anche portando a termine un monitoraggio del rispetto degli standard di qualità e un’azione collettiva per far dichiarare l’illegittimità delle condizioni di trasporto (limiti di responsabilità, importo minimo e negato riconoscimento dei bonus, misura delle sanzioni)». Sul sito di MC – www.movimentoconsumatori.it – sono disponibili la guida sui diritti e un modello di lettera di reclamo. Al servizio dei consumatori ci sono anche un indirizzo di posta elettronica dedicato – osservatorio.treni@movimentoconsumatori.it – e un numero verde – 800.774770. È stata inoltre indetta la sottoscrizione di una petizione per trasformare il “bonus”, concesso da Trenitalia in caso di mancato utilizzo del biglietto, in denaro. La petizione, cui si può aderire sul sito dell’associazione e con la quale si richiede che i rimborsi siano in denaro, ha raccolto finora 2mila firme di viaggiatori stanchi dei soliti bonus previsti da Trenitalia.

Gli standard di qualità
«Grazie a questi canali aperti per le segnalazioni degli utenti e grazie alle giornate passate a contatto con i consumatori nelle stazioni, siamo riusciti a raccogliere numerosissime segnalazioni che ci consentono di intervenire sulle problematiche che per i cittadini sono più urgenti. In cima alla lista delle segnalazioni c’è sicuramente la questione della puntualità dei treni, seguita dalla scarsa pulizia dei servizi igienici e dall’inagibilità degli stessi», afferma Monica Multari. «Anche la mancata climatizzazione delle carrozze e il sovraffollamento sono problematiche ricorrenti per un gran numero di passeggeri». In generale, però, non sembra esserci un campo immune da lamentele. L’inesistenza di un bonus per i ritardi nei treni regionali e le difficoltà nello sporgere i reclami sono elementi che contribuiscono ad alimentare il disagio dei viaggiatori. È in questo clima che si inseriscono i continui aumenti tariffari stabiliti da Trenitalia e, come spiega Monica Multari, «probabilmente se tutti questi disservizi si trasformassero in servizi, i consumatori italiani sopporterebbero più volentieri gli aumenti del costo del biglietto».


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