Non profit
G8: i giovani incontrano i grandi
ieri faccia a faccia tra i delegati del J8 e quelli del G8
di Redazione
Una delegazione di nove giovani – uno/a per ciascuno dei Paesi del G8 e un nono in rappresentanza dei Paesi in via di sviluppo, in rappresentanza di tutti e 39 i partecipanti al J8 Summit – ha avuto ieri un incontro faccia a faccia con i leader del G8; per l’Italia è stata scelta Simona Blandino, 17 anni, di Milano.
Le raccomandazioni del J8 Summit, contenute nella “Dichiarazione di Chitose”, si focalizzano su tre tematiche: cambiamenti climatici, povertà e sviluppo, salute globale.
«I delegati del J8» recita la Dichiarazione di Chitose «ritengono che i leader del G8 debbano assolutamente ascoltare la voce dei giovani. Insieme, trasformiamo le idee dei giovani in azioni concrete, e non soltanto in parole». Le principali raccomandazioni della Dichiarazione includono:
– la creazione di un’organizzazione internazionale che valuti i prodotti sulla base di “indicatori verdi”, quali: l’efficienza energetica, la gestione dei rifiuti, l’imballaggio, la composizione del prodotto. I prodotti certificati come “verdi” devono essere etichettati in maniera evidente, per promuovere la coscienza ecologica presso i consumatori, e devono ricevere sussidi statali per diventare più competitivi dal punto di vista del prezzo. Tali misure mitigheranno la tendenza liberista dominante negli Stati del G8 e faciliteranno un progresso positivo.
– la promozione, da parte dei leader del G8, di donazioni “non politiche”, attraverso una dichiarazione firmata che proibisca gli aiuti allo sviluppo vincolati a condizioni specifiche. Sebbene i Paesi donatori siano in grado di intervenire per sincerarsi che gli aiuti allo sviluppo vengano utilizzati nella maniera più efficiente, una simile dichiarazione garantirebbe che i Paesi del G8 donino fondi non in base ai propri tornaconto politici, ma per il bene comune. Inoltre, essa genererebbe fiducia non soltanto presso i governi locali, ma anche presso la popolazione dei beneficiari. Il J8 sottolinea infine l’urgenza di cancellare il debito dei Paesi in via di sviluppo.
– il sostegno, da parte dei Governi del G8, a programmi educativi che includano la prevenzione delle malattie, la nutrizione, l’igiene ambientale e l’educazione sessuale in tutto il mondo. Devono essere inclusi programmi specifici a vantaggio delle ragazze e delle donne, e vanno promosse iniziative di educazione all’eguaglianza di genere dirette a ragazzi e uomini. Non deve essere consentito ai governi di limitare l’accesso della popolazione ai contraccettivi e all’educazione sanitaria. Quest’ultima deve essere sostenuta con l’accesso libero ai contraccettivi e ad altri materiali necessari.
I partecipanti al J8 Summit hanno arricchito le loro raccomandazioni con un Piano d’azione e una serie di passi per dare seguito al dopo-vertice.
Info: www.j8summit.com
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