Non profit

Crisi alimentare, l’Etiopia chiede aiuto al Pam

La siccità e l’aumento dei prezzi rischiano di portare alla morte per fame milioni di persone. Il Programma Alimentare Mondiale, però, ha bisogno di più fondi

di Redazione

Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite allargherà le sue operazioni per raggiungere 4,6 milioni di persone in Etiopia, per aiutare il governo a eitare le morti per fame nei prossimi mesi.

«L’Etiopia sta affrontando una “tempesta perfetta” con la crescita dei prezzi alimentari e una devastante siccità» Ha detto Josett Sheeran, direttore esecutivo del PAM.

All’inizio della settimana il Primo Ministro, Addisu Legesse, ha riferito al Parlamento che il governo ha bisogno di altri 430 milioni di dollari da usare per le scorte di cibo.

Il Pam aiuta già 3,2 milioni di persone nel paese. Per portare il proprio contributo, però, l’organizzazione ha già detto di aver bisogno di altri aiuti. Per i mesi di Luglio e Dicembre ha chiesto altre 369.000 tonnelllate di cibo, per il costo di circa 300 milioni d dollari, e altri 31,7 milioni per spese interne di gestione.

L’Etiopia è uno dei cinque paesi nel Corno d’Africa ad essere colpito dalla doppia calamità dell’aumento dei prezzi e della scarsità d’acqua. Gli altri sono Gibuti, Uganda, Kenya e Somalia, dove la guerra civile sta peggiorando le cose.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.