Volontariato

Caritas lancia l’allarme Etiopia

La mancanza di cibo sta colpendo soprattutto donne e bambini. Chiesti aiuti per 1,3 milioni di dollari

di Redazione

La Caritas ha rivolto un appello per raccogliere 1,3 milioni di dollari per nutrire mamme e bambini in Etiopia, dove la mancanza di cibo ha portato a un brusco aumento del livello di malnutrizione. Lo riferisce l’agenzia  Zenit.

L’obiettivo di Caritas Internationalis, confederazione di 162 organizzazioni cattoliche di aiuto, sviluppo e servizio sociale presente in più di 200 Paesi e territori, è fornire cibo supplementare a 22.000 bambini e 4.500 donne incinte e neomamme per i prossimi cinque mesi.
 
Il responsabile di Caritas Germania Wolfgang Fritz ha detto di essere stato in Etiopia due settimane fa e di aver visto morire bambini denutriti. «Anche se avessero potuto recarsi in un centro sanitario,   era troppo tardi per loro – confessa in un comunicato inviato dalla Caritas a Zenit –. Senza aiuto, il numero di bambini a rischio aumenterà».
 
Caritas Germania sta lavorando con Caritas Etiopia – il Segretariato Cattolico Etiope – per coordinare la risposta alla crisi per conto di Caritas Internationalis.
 
«Ci concentriamo sui bambini sotto i dieci anni, con priorità per quelli al di sotto dei cinque. Stiamo anche raggiungendo donne incinte e neomamme con aiuti alimentari. Le madri danno spesso il proprio cibo ai figli. Le mamme che allattano e i bambini più piccoli sono meno capaci di far fronte alla scarsità di cibo», ha affermato Fritz.
 
Anche se le piogge sono ormai arrivate in Etiopia, il fatto che siano state assenti per due stagioni successive significa che molti dovranno attendere ottobre per poter raccogliere ciò che hanno piantato.

«La gente può far fronte all’insuccesso di una stagione delle piogge», ha commentato Fritz con il giornalista dell’agenzia Zenit, «ma quando accade per due volte le persone non ce la fanno e la situazione diventa drammatica».

Madri e bambini ad Adigrat, Awassa, Emdebir, Hararghe, Meki e Soddo Hossana saranno al centro delle preoccupazioni della Caritas, che vuole anche fornire loro acqua potabile e medicinali.
 
Quasi un milione di persone è morto in Etiopia tra il 1984 e il 1985 a causa di una carestia provocata dalla siccità. La Caritas ha lavorato nel Paese per cinque anni, collegando le azioni di emergenza alla riabilitazione e allo sviluppo sostenibile, e aiutando la gente ad aumentare la propria capacità di far fronte a disastri di questo tipo.


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