Welfare

Uranio impoverito, un altro morto

Si tratta di un maresciallo che era stato di servizio in Somalia. La Commissione Mandelli dovrà lavorare almeno tre anni

di Benedetta Verrini

Un altro morto tra i militari dei contingenti italiani all’estero, dove e’ stato usato l’uranio impoverito. U.P. era un maresciallo ed aveva prestato servizio all’ aereoporto di Mogadiscio, che e’ stato bombardato dagli elicotteri Cobra il 14 luglio ’93. Sei anni dopo, il militare ha sviluppato un tumore improvviso che lo ha ucciso in un mese. In questi giorni è stato poi registrato un caso di leucemia acuta mieloide, diagnosticata a un marinaio di Putignano, in servizio sull’ ‘Audace’ nella guerra del Golfo. Sembra che sarà necessario attendere almeno tre anni per i risultati della commissione Mandelli, incaricata di studiare gli effetti dell’uranio impoverito sui nostri militari. Nel frattempo, c’e’ chi ritiene necessario, come l’ex presidente della commissione Difesa della Camera, Falco Accame, che l’attuale organismo parlamentare istituito dopo le polemiche sull’uranio impoverito, senta i Generali di stanza in Somalia, Fiore e Loy, ed i civili che hanno prestato assistenza nelle zone di guerra per sapere da loro esattamente dove abbiano operato per poter tracciare una mappa delle zone piu’ pericolose.


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