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Rivoluzione tedesca:l’ecologia domestica Obbligo di fonti rinnovabili per le nuove costruzioni, contatori intelligenti, piccole centrali a cogenerazione: un pianoche scommette sulle scelte private da Berlino, Filippo Proietti

Energia La Merkel dichiara guerra al global warming

di Redazione

La lotta al “global warming” entra nelle case dei cittadini tedeschi. Il pacchetto di leggi in difesa del clima approvato dal Bundestag è stato definito dal ministro dell’Ambiente, il socialdemocratico Sigmar Gabriel, «una svolta energetica». Se infatti le misure contro il riscaldamento terrestre occupano principalmente l’industria e i mercati energetici, da ora in Germania riguarderà i modi di abitare, il riscaldamento privato, i singoli consumi di elettricità.
Il programma integrato sul clima e l’energia, annunciato a ridosso della conferenza di Bali dal governo federale, è stato confermato dopo mesi di dure discussioni. L’obiettivo rimane quello di bloccare i cambiamenti climatici, tagliare le emissioni di gas serra del 40% entro il 2020, raddoppiare l’impiego di fonti rinnovabili per elettricità e riscaldamento.
Novità arrivano per i costruttori. Dal 2009 saranno obbligati a dotare le abitazioni per almeno il 50% di impianti di riscaldamento a pannelli solari, geotermia o biomassa. Le nuove regole interesseranno, secondo la stima del ministero dell’Ambiente, ogni anno circa 175mila nuove costruzioni tra cui 150mila a scopo abitativo. Nessun obbligo invece per i vecchi edifici, ma aumentano le sovvenzioni per chi decide di rinnovarli provvedendo a un completo isolamento termico.
Il risparmio energetico passerà anche attraverso la misurazione di elettricità e gas liberalizzata. Dal 2010 i consumi delle abitazioni dovranno essere amministrati dai cosiddetti “contatori intelligenti”, capaci di controllare l’attività dei singoli elettrodomestici oppure, collegati agli andamenti della borsa elettrica, di consigliare quale siano le tariffe più convenienti per avviare la lavatrice negli orari di minore consumo.
Via libera, poi, allo sviluppo delle centrali a cogenerazione (tecnologia che consente di produrre contemporaneamente energia elettrica e termica): la corrente prodotta attraverso cogenerazione dovrebbe passare dall’attuale 12 al 25% del totale nel 2020. Una legge apposita stimolerà anche qui la costruzione di piccoli impianti per le abitazioni e aumenterà i compensi per chi fornirà la rete elettrica con l’energia prodotta. Ingenti gli aiuti per l’installazione di questi impianti alimentati a biomassa, e quindi con scarti di legno o mais: 750 milioni annuali sovvenzioneranno la costruzione delle nuove tecnologie.
La percentuale delle rinnovabili nella produzione di corrente dovrebbe passare dall’attuale 14% circa al 25-30% nel 2020, grazie soprattutto all’espansione dell’eolico nel mare. Gli incentivi al solare saranno invece gradualmente ridotti.
Si prevede inoltre nello stesso periodo un aumento di mezzo milione di posti di lavoro. Tuttora circa 1,8 milioni di persone sono impiegate nelle tecnologie ambientali.

Bollo anti smog
La Grosse Koalition ha anche trovato l’accordo dopo un’annosa discussione sulla trasformazione del bollo auto in una tassa per il clima. Dal 2010 per le nuove automobili non si farà riferimento alla cilindrata ma all’emissione di sostanze inquinanti. Una decisione che viene incontro anche alle industrie automobilistiche tedesche che, a causa degli alti costi della benzina, hanno venduto di meno. La vendita di piccole e medie automobili con valori di CO2 minori dovrebbe così trovare nuovi impulsi.A dubitare delle promesse di una radicale diminuzione dei gas serra sono stati principalmente i Verdi e alcune organizzazioni ambientaliste che chiedono maggiori incentivi. Il pacchetto di leggi è stato tuttavia accolto come un primo passo in avanti.

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