Politica
Nobel per la pace, candidata la setta Falun Gong
Nell'anno del centenario del Premio, tra i candidati anche un condannato a morte
Il movimento spirituale cinese Falun Gong, dichiarato fuorilegge da Pechino e
represso in maniera violenta dalle autorita’ cinesi, e’ tra i candidati per il
premio Nobel per la pace del 2001. Il prestigioso riconoscimento festeggia
proprio quest’anno il centenario della sua creazione.
Accanto al Falun Gong, e’ candiato anche il ricercatore sul nucleare israeliano
Mordechai Vanunu, che ha passato 15 anni in carcere per aver svelato
i segreti del programma nucleare israeliano. Le candidature devono
essere presentate entro non oltre il primo febbraio, ha detto il
direttore del Norvegian Nobel Institute, Geir Lundestad.
Lo scorso anno sono stati registrati 150 candidati tra
individuali ed organizzazioni, ed il premio venne assegnato al
presidente sudcoreano, Kim Dae Jung, per il suo lavoro a favore della
democrazia, i diritti umani e per la riconciliazione con le Corea del
Nord.
Tra gli altri candidati al Nobel per la pace figurano: lo
statunitense, leader di una gang, Stanley “Tookey” Williams, che si
trova in un braccio della morte, per il rimorso dimostrato per i
crimini commessi e per un libro da lui scritto nel quale ammonisce
gli altri dal seguire i suoi passi. Lo storico giapponese Saburo
Lenaga, proposto per il suo impegno nel far riconoscere al governo di
Tokio le atrocita’ commesse nella Seconda Guerra Mondiale. E ancora
Giovanni Paolo II, l’Esercito della Salvezza, le nazioni Unite e gli
ex presidenti americani Jimmy Carter e Bill Clinton.
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