Mondo

Natale: momenti di gioia a Betlemme

Oggi il ritiro dei soldati. Arrivati anche 200 pacifisti italiani

di Redazione

La vigilia del Natale ha portato un po’ di serenita’ a Betlemme (Cisgiordania) dopo oltre un mese di rioccupazione militare israeliana e tanti giorni trascorsi sotto coprifuoco. Stamane, non appena i carri armati e i soldati israeliani sono usciti dal centro cittadino e hanno preso posizione nelle zone periferiche, la citta’ si e’ improvvisamente animata, gran parte dei negozi hanno riaperto e migliaia di abitanti si sono riversati in strada e nel piazzale davanti alla Basilica della Nativita’. Non c’e’ l’albero di Natale in Piazza della Mangiatoia e nelle strade mancano le luci e gli altri addobbi natalizi che avevano colorato a festa Betlemme negli anni passati. Ma i bambini circondano felici le bancarelle degli ambulanti che vendono dolciumi e giocattoli. Poco dopo mezzogiorno la tradizionale processione della vigilia di Natale, guidata dal Patriarca latino Mons. Michel Sabbah, ha superato il posto di blocco israeliano alle porte di Betlemme e ha proseguito in direzione della Basilica della Nativita’. A scortarlo c’erano cinque poliziotti israeliani in alta uniforme e a cavallo. In prossimita’ del centro cittadino, il Patriarca e’ stato accolto dai sindaci di Betlemme e di Beit Sahur e da vari dignitari locali che lo hanno accompagnato fino alla Basilica della Nativita’. Questa notte, Sabbah officiera’ la tradizionale messa di Natale nella Basilica della Nativita’, alla presenza di autorita’ locali e semplici cittadini. Tra il 1995 e il 2000 il presidente palestinese Yasser Arafat, di fede islamica, aveva partecipato alla funzione religiosa. Un divieto israeliano invece gli ha impedito, per il secondo anno consecutivo, di lasciare il suo ufficio di Ramallah (Cisgiordania) e di raggiungere Betlemme. Nel pomeriggio sono entrati in citta’ circa 200 pacifisti israeliani e palestinesi che hanno manifestato contro l’occupazione e hanno denunciato le misure repressive israeliane nelle citta’ palestinesi, oltre che nella stessa Betlemme. Incontrandoli il sindaco, Hanna Nasser, ha letto un breve messaggio di pace e riconciliazione e ha auspicato ”che ai palestinesi venga concesso di vivere come esseri umani”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA