Formazione

Ma il tirociniocercatelo all’estero

Lavorare nella finanza etica. Parla Fabio Salviato

di Redazione

II banchi di scuole e università si riempiono. Cresce il corpo docente, mentre si moltiplica l’offerta formativa. Ma dietro al boom della finanza etica alla lavagna non mancano i problemi. «Primo fra tutti il lavoro», mette in guardia Fabio Salviato, presidente di Banca Popolare Etica, «l’interesse dei giovani oggi è supportato dagli atenei, ma dopo la laurea e il master i professionisti in erba devono sgomitare per trovare un posto. Quindi occorre fare molta attenzione nella scelta del percorso di studi ».
Vita: Fabio Salviato, allora è meglio cambiare strada…
Fabio Salviato: No, tutt’altro. Ma bisogna raccontare le cose come stanno e dire ai ragazzi qual è la situazione sul campo. Innanzitutto iscriversi a un corso di laurea o post laurea di comprovata serietà. La parola etica ormai abbonda ai quattro angoli della strada, difficile districarsi tra il vero e il falso. Per distinguere raccomando di scorrere con attenzione la lista degli insegnanti e dei testimonial d’impresa. E poi puntare su docenti affermati che gravitano intorno al mondo della finanza responsabile. E per avere conferma della bontà di un percorso formativo, è bene analizzare attentamente le opportunità di tirocinio, sempre più fondamentali per intraprendere una carriera nel settore.
Vita: Resta il fatto che l’occupazione della finanza etica non ha numeri tali da supportare la domanda?
Salviato: Infatti chi vuole entrare in questo settore deve mettere in conto un periodo di lavoro all’estero. Magari iniziando con qualche stage in istituzioni finanziarie europee o americane. Con curriculum e esperienza internazionali è poi più agevole trovare un’occupazione in Italia. In Banca Etica, ad esempio, richiediamo la conoscenza di due lingue straniere. Perciò sosteniamo il master di Parma in finanza etica con un network di tirocini all’estero, in banche e organizzazioni sulla Csr.
Vita: Un consiglio per un aspirante manager “etico”?
Fabio Salviato: Il mercato oggi è piccolo e frammentato, ma ha ampie possibilità di crescita. Perciò è bene avere fiducia nel futuro e intanto specializzarsi in qualche ramo della finanza sostenibile, allargando il campo anche alla responsabilità sociale d’impresa, un tema sempre più sentito dal mondo produttivo. Fino a cinque anni fa le università italiane non rappresentavano per nulla il fenomeno. Oggi forse in eccesso, almeno rispetto alle offerte occupazionali, ma si tratta di un valore aggiunto per spingere in avanti tutto il comparto.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA