Leggi

Master non profitmeno ma meglio

Le proposte formative per il 2008-2009. Tante conferme e qualche novità

di Redazione

La nuova edizione di Studium 2008 è un’edizione volutamente più scarna. La ragione è duplice. Dopo l’abbuffata degli anni passati, l’offerta formativa sul non profit e sulle professioni sociali sembra essersi assestata su livelli più fisiologici. C’è stata una sana scrematura che ha premiato giustamente le proposte più serie. In secondo luogo abbiamo scelto di concentrarci sugli ambiti più strategici per la crescita del terzo settore: quindi economia civile, cooperazione internazionale, servizi sociali. Ci sono altri ambiti che stanno vivendo un vero e proprio boom, in particolare tutte le professioni “verdi”, con un rischio di disordine di proposte formative, proprio come era accaduto qualche anno fa per il non profit.
Tra le novità più interessanti e innovative di quest’anno c’è il quasi-dottorato promosso dall’Agenzia per le onlus. Di che cosa si tratta? Di tre borse di studio all’interno di altrettanti dottorati di ricerca. Le università coinvolte sono Roma Tor Vergata (facoltà di Economia), Bologna (facoltà di Sociologia) e Statale di Milano (facoltà di Giurisprudenza). Deus ex macchina di questa innovazione è Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia per le onlus, nonché fra i più importanti “scienziati” del non profit. Per Zamagni l’assenza di dottorati in Economia civile è uno dei limiti del sistema formativo attuale.
Qual è allora la novità di queste borse di studio? La spiega lo stesso Zamagni: «Lo scopo è quello di attivare ricerca e approfondimenti sui temi del non profit. Il suo ruolo nella società è un dato di fatto incontrovertibile e ora occorre prevedere un cambio di sistema perché il terzo settore diventi indipendente e autonomo finanziariamente. È questa la sfida dei prossimi anni. La ricerca universitaria deve sicuramente contribuire a questa crescita».
I temi delle tre borse di studio sono in corso di individuazione. Dal dipartimento Promozione dell’Agenzia per le onlus fanno sapere che sono state stipulate convenzioni con le università prescelte. Gli studenti che fossero interessati possono trovare aggiornamenti on line sui siti dell’Agenzia (www.agenziaperleonlus.it) e degli atenei partecipanti all’iniziativa.
Zamagni non è nuovo a proporre innovazioni nel panorama formativo per il terzo settore. Nel 1995 attivò all’università di Bologna il primo master in Economia della cooperazione sociale, oggi diretto da Antonio Matacena e che ha un placement attestato attorno al 65% nell’arco delle sei edizioni. «I quadri del terzo settore non devono essere repliche di quelli che operano nella pubblica amministrazione o dell’ambito for profit», riflette Stefano Zamagni. «Devono avere una formazione e quindi delle competenze del tutto peculiari. Per questo mi auguro che si investa in maniera sistematica nella formazione».
L’incognita che pesa sulla scelta dei ragazzi è quella degli sbocchi occupazionali nel non profit. Una preoccupazione legittima che, come spiega Fabio Salviato, è stata favorita da un certo abuso delle università che negli scorsi anni hanno proposto corsi al di là della domanda del mercato lavorativo. Oggi la situazione è diversa, anche perché sono decollati ambiti occupazionali che ormai sono a tutti gli effetti strutturali. Basta pensare alla grande crescita del fund raising, una “scienza” che oggi incontra la domanda di tanti soggetti in forte crescita o trasformazione: così il fund raising si è messo al servizio della cultura, delle università, delle fondazioni d’impresa. Ma anche l’impresa profit ha sempre più bisogno di una managerialità che abbia una cultura delle relazioni e del capitale umano. Il peso della Csr all’interno del sistema industriale italiano sta crescendo a vista d’occhio e da fattore di marketing e di comunicazione sta via via diventando un fattore a tutti gli effetti strutturale. Come spiega Luigino Bruni nell’intervista pubblicata in queste pagine, il profit avrà sempre più bisogno della “scienza” del non profit.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA