Economia

Mezzogiorno, Cipputi va a mensa. Ma con i propri figli

Nel cuore del Nord-Est produttivo, uno dei primi nidi all’interno di un’industria. Accade a Colognola, in provincia di Verona, dove la cooperativa sociale Spazi educativi gestisce un asilo modello

di Redazione

Ciucci e biberon in catena di montaggio. Non proprio, ma a Colognola ai Colli (Verona), fra i macchinari della Prisma, una fabbrica che produce lampade, e i tavolini formato mignon per la mensa dei bambini dai 7 ai 36 mesi, ci saranno ,sì e no, due minuti a piedi, il tempo per passare dalla produzione allo stabile di uno dei primi nidi aziendali italiani gestiti da una cooperativa sociale di tipo a: la Spazi educativi. Circa un miliardo di vecchie lire di fatturato e una cinquantina di addetti che si occupano della gestione di quattro asili nido. Fra questi, da settembre anche quello costruito dalla Prisma, «secondo parametri di efficienza indicati dalla nostra cooperativa», interviene Luisa Tessaro, la coordinatrice del progetto. Ne è nato uno stabile, disegnato su misura per l?infanzia, capace di ospitare una trentina di bambini. «La struttura è stata progettata in funzione pedagogica: c?è un atelier, le pareti sono trasparenti, i locali comunicanti, gli accessi al giardino sono diretti e inoltre abbiamo un cortile a disposizione per gli esperimenti botanici». Del resto, come conferma Patrizia Veronesi, coordinatrice del consorzio Solco di Verona, di cui fa parte la Spazi Educativi, «queste strutture devono essere al servizio dell?infanzia, non dei genitori e nemmeno dell?azienda». In quest?ottica, la nascita dei nidi aziendali («siamo i primi, ma da qui a poco, almeno in Veneto, assisteremo a un boom di questo tipo di strutture», aggiunge la Veronesi) apre un nuovo mercato tutto da esplorare per la cooperazione sociale. «Abbiamo aperto da poco», spiega la Tessaro, «e ospitiamo già 11 bambini». Non tutti però sono figli di lavoratori della Prisma. L?asilo, infatti, è aperto anche ai figli di dipendenti di altre fabbriche, «un modo per non recintare i bambini nello stesso contesto aziendale». Le rette, però, sono differenti. I genitori della Prisma pagano qualcosa in meno rispetto agli esterni (per il tempo pieno la differenza è di circa 120 euro al mese), «ma il punto focale», precisa Tessaro, «è che l?organizzazione della struttura è totalmente affidata alla coop e il comitato di gestione è formato da rappresentanti dell?azienda, dei genitori e della cooperativa». Autonomia e collaborazione, quindi. E proprio l?interazione ha permesso di far conoscere l?asilo nido di Spazi educativi in tutto il mondo. «Spesso ospitiamo delegazioni internazionali composte da clienti della Prisma che vengono a Verona per studiare il nostro modello». Visitatori colpiti dal fatto che i genitori consumino il pranzo con i figli. «Dalle 12,30 alle 13.30 papà e mamme possono entrare». «Alla locomotiva Verona, Cgm ha «agganciato tre vagoni», spiega Roberto D?Alessio, responsabile del Progetto minori del consorzio. «Tre nostre cooperative operano,infatti,negli asili nido aziendali degli ospedali di Brescia,Viareggio e Siena».


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