Immigrazione: scoperta fabbrica-lager nel varesotto

Piu’ che una fabbrica era un lager dove una decina di clandestini romeni erano costretti a lavorare per 15 ore al giorno e a dormire in una sorta di sgabuzzino, in condizioni igienico-sanitarie al limite della decenza. A capo della ditta che produceva, in provincia di Varese, cosmetici e prodotti per la casa per lo piu’ contraffatti, vi era un imprenditore che, in seguito ad un controllo attento da parte dei militari delle Fiamme Gialle, e’ finito in manette e indagato dalla Procura di Busto Arsizio a luglio. La ditta e’ stata chiusa. Come in una favola a lieto fine i dieci ‘schiavi’, una volta liberati, sono stati messi in regola e aiutati a trovare un lavoro. Due di loro, per altro, sono lauretai uno in medicina e l’altro in giurisprudenza. Nel frattempo l’imprenditore, uscito dal carcere, ha riaperto la ditta ed ha anche assunto, questa volta regolarmente, due operai.