Welfare

Indulto: Gasparri, An voterà contro

Il ministro nega ogni ipotesi di un atto di clemenza, oggi in un'intervista al Corriere

di Giampaolo Cerri

Sono lontani, in An, i tempi dell’avvocato Simeone, il deputato beneventano cui è legata la legislazione a favore del reinserimento dei carcerati. In queste ore il partito di Fini, si schiera tutto intero contro ogni ipotesi di indulto. Stamani lo fa, dalle colonne del Corriere della Sera, anche il ministro Gasparri: ”Come Fini e come la maggior parte dei miei colleghi parlamentari di Alleanza Nazionale voterei contro un ordine del giorno sull’indulto”, dice. Cade nel vuoto quindi anche l’appello del presidente della Repubblica. ”Credo che il massimo dell’indulto – prosegue Gasparri nell’intervista – consista nel rendere piu’ umane e sopportabili le carceri. An ha gia’ espresso il massimo rispetto per l’appello del Papa, ma questo non ci ha impedito di ribadire che siamo dalla parte dei cittadini che vogliono i delinquenti in galera. D’altra parte, le leggi vigenti, penso alla Gozzini, consentono gia’ una serie di sconti di pena per i detenuti meritevoli”. Gasparri dice poi di condividere le parole del Capo dello Stato sul pluralismo dell’informazione. ”Il disegno di legge – afferma – c’e’. L’abbiamo presentato da quasi tre mesi. Quello di Ciampi mi e’ sembrato uno stimolo, una spinta al Parlamento per accelerare al massimo”. Sull’accenno all’unita’ nazionale fatto da Ciampi, Gasparri precisa, riferendosi alla devolution: ”al Senato abbiamo chiarito che non si intacca l’unita’ nazionale”. E sottolinea che ”i problemi di competenza tra Stato e Regioni non li ha creati la Lega o l’attuale maggioranza di governo, ma il centrosinistra, approvando con i suoi soli voti, alla fine della scorsa legislatura, la modifica del titolo V della Costituzione”


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