Volontariato

Eutanasia. La Lega dice “no”

I deputati lumbard Cè, Bricolo e Ercole presentano in Parlamento una proposta di legge contraria alla "dolce morte" e al "suicidio medicalmente assistito"

di Ettore Colombo

Contro il “nichilismo” di questa società che non è più disponibile né a pagare né ad assistere i malati terminali, che dovrebbero passare le loro ultime ore di vita in casa, attorniati dai familiari e con un’adeguata terapia antidolorifica, si colloca la proposta di legge avanzata dalla Lega in materia di eutanasia, cui il Carroccio è ovviamente contrario.

La legge, presentata a Montecitorio dal capogruppo leghista Cè insieme ai deputati Ercole e Bricolo, si basa sul divieto dell’eutanasia e del suicidio medicalmente assistito. Divieto che si estende sia all’eutanasia passiva che all’eutanasia attiva. Chiunque pratichi eutanasia è punibile ai sensi degli articoli 575,579 e 580 del codice penale. E’ rilevante ai fini della valutazione della fattispece penale solo il consenso che sia serio, esplicito, non equivoco e perdurante.

Alessandro Cè, capogruppo leghista alla Camera, illustra punto per punto. Il secondo articolo riguarda “l’accanimento terapeutico”. Il terzo un richiamo a trascrivere sulla cartella clinica tutti gli elementi della terapia, compresa la sospensione delle terapie. Il quarto indica che il paziente deve essere informato su patologia e terapia. Il quinto riguarda l’autodeterminazione del paziente, mentre il sesto riguarda le cure palliative. Si richiede correttezza nell’uso dei farmaci antidolorifici e un’adeguata terapia del dolore.

La Lega Nord – spiega Cè insieme agli altri due deputati leghisti – è insomma decisamente contraria all’eutanasia così come viene praticata in altri paesi. Con questa proposta di legge intende “portare la questione al centro del dibattito politico” e ribadire che la Lega Nord “è per la difesa della vita, principio che lega una comunità contro le tendenze nichiliste”, che mirano sostanziamente a liberarsi dei pazienti terminali sia a livello economico che su quello terapeutico.

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