Non profit
La ricetta delle cifrecontro l’effetto Don Abbondio
Un economista "fa le pulci" al bilancio della Polizia di Stato
di Redazione
Quasi 7 miliardi di euro l’anno e un organico di oltre 110mila persone sono le risorse a disposizione della Polizia di Stato. Di questo si dà conto nella tabella 8 della Finanziaria e sul bilancio operativo della stessa Polizia. I numeri coinvolti sono alti: nel 2006 le chiamate al 113 sono state oltre 6,7 milioni e stimiamo che il costo totale del servizio era 1.012 milioni di euro l’anno: si fa questo per dare un ordine di grandezza rispetto alla quasi totalità dei 1.660 milioni che lo Stato spende per gli enti pubblici di ricerca nel 2007. Il costo della sicurezza nel 2006 è stato 15,4 miliardi di euro: la Polizia di Stato fa la parte del leone con 6,7 miliardi (43,4%), di cui 5,6 miliardi per il personale e 1,1 per beni e servizi; circa 5,3 miliardi (34,2%) è andato all’Arma dei Carabinieri e 3,4 miliardi (22,4%) alla Guardia di Finanza. Il totale delle persone a disposizione per ciascuna istituzione è il seguente: 108.811 per la Ps, 112.935 per i Carabinieri (dato 2004) e 64.061 per la Finanza (dato 2004). La Polizia di Stato, con 61.584 euro per persona, ha il maggior costo totale per persona, seguita dalle Fiamme gialle con 53.074 euro e dai Carabinieri con 46.629 euro
Sette sono le strutture organizzative della Ps: quartier generale, scuole, questure, polizia stradale, reparti speciali, direzione investigativa antimafia. Le questure fanno la parte del leone con oltre 68mila addetti; seguono Stradale (13.779) e Reparti speciali (16.424). Quanto alle attività operative (113, prevenzione e contrasto, criminalità organizzata, immigrazione, droga, ordine pubblico, specialità), le attività più dotate di personale sono quelle specialistiche, che assorbono oltre 30mila persone. Mentre il 113 ne assorbe 20.792, l’antidroga 12.969, l’immigrazione 12.756 e la criminalità organizzata 18.630.
Risulta a questo punto possibile calcolare il costo totale sia delle strutture sia delle attività. Dopo le attività specialistiche, i costi più elevati sono quelli relativi all’attività del 113 e del lavoro sulla criminalità organizzata. Il costo delle attività è stato stimato attraverso il seguente procedimento: dopo aver ricavato il numero di persone relativo ad ogni attività, lo abbiamo moltiplicato per il costo totale per persona (60.407 euro/persona per anno), ottenendo così il costo di ciascuna attività. Tutto ciò è possibile perché, come visto in precedenza, il costo del personale costituisce la maggior voce di spesa (5,6 miliardi su un totale di 6,7) e quindi è il maggior fattore di costo totale. Quanto al 113, il suo costo non è né troppo né poco, è solo interessante saperlo. Solo sapendolo potrà il ministro chiedere, con cognizione di causa, ulteriori denari alla collettività. Alla fine di questo piccolo esempio abbiamo dimostrato, si spera, che la salute della società è una misura relativa, prodotto del combinato disposto di una realtà non conoscibile e di istituzioni che tale realtà cercano di governare. In assenza di continuità nel dettaglio delle statistiche e di studi sulla policy della sicurezza, si abborracciano analisi che hanno l’attendibilità e l’effetto dei racconti sui lanzichenecchi ascoltati con apprensione da don Abbondio nel castello dell’Innominato.
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