Non profit

Portabilità dei mutui: gratis o no?Riprendono le trattative tra consumatori e banche

liberalizzazioni

di Redazione

È ripartito il negoziato fra Abi, Consiglio nazionale del notariato e rappresentanti dei consumatori sulla portabilità dei mutui, dopo la frattura registratasi nelle scorse settimane. Teoricamente è legge da più di otto mesi (la specifica “lenzuolata” è la l. 40 del 2007) ma la norma che prevede che un mutuatario può trasferire il suo debito ad un’altra banca che gli propone condizioni migliori, non è mai partita nella sua applicazione per la questione dei costi. La norma indica gli obiettivi di «semplificazione, rapidità e convenienza economica» che una procedura interbancaria deve perseguire allo scopo di «favorire una maggiore diffusione delle operazioni di portabilità dei mutui». Il che, per i rappresentanti dei consumatori, significa che la portabilità deve essere senza costi a carico del debitore.
«L’Abi però», sostiene il direttore generale Giuseppe Zadra, «non ha alcun potere di imporre l’azzeramento dei costi». «La portabilità gratuita dei mutui», dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale consumatori, «è un dato inequivocabile e chiaro al cui riguardo è inammissibile che alcuni soggetti continuino a far finta di non capire, rimandando di fatto l’applicazione». Parere condiviso dalla commissione Finanze della Camera che nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità una risoluzione che rende operativa la portabilità gratuita dei mutui.
La norma – lo ricordiamo – prevede che la nuova banca subentri nella garanzia ipotecaria già iscritta dal creditore originario. A seguito dell’atto di surrogazione ciò risulterà da un’annotazione a margine dell’ipoteca. Così, mentre in passato la sostituzione di mutuo implicava la cancellazione della vecchia ipoteca e l’iscrizione di una nuova, quest’operazione può essere ora condotta mediante un unico atto di surrogazione, con conseguente consistente risparmio sui costi notarili.

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