Cultura

Natale: Pdl per consentire a immigrati di stare in famiglia

L'iniziativa e' della deputata Carla Mazzuca, che ha inviato al Governo un Pdl recante 'Modifiche dell'articolo 33 della legge 30 luglio 2002'

di Redazione

Passare le feste natalizie insieme alla propria famiglia: per permettere questo anche agli stranieri in possesso dell’attestazione della sanatoria ma non ancora del permesso di soggiorno, la deputata dell’Udeur, Carla Mazzuca, ha inviato al Governo una proposta di legge recante ‘Modifiche dell’articolo 33 della legge 30 luglio 2002 in tema di uscita e reingresso dei cittadini extracomunitari in attesa di permesso di soggiorno’. L’articolo 1 della proposta della Mazzuca, dispone che l’articolo 33 della legge n.289 – 2002 – ”sia modificato nel senso di prevedere che il cittadino extracomunitario che sia beneficiario della domanda di sanatoria da parte del proprio datore di lavoro, possa uscire dal territorio nazionale e farvi rientro, passando sempre per una frontiera italiana, mediante un visto speciale numerato, apposto contemporaneamente sul proprio passaporto e sulla attestazione della domanda di sanatoria, che consente la permanenza all’estero per periodi non superiori a venti giorni”. In questo modo colf e badanti che in Italia guardano bambini o offrono assistenza agli anziani, potranno rientrare in patria e passare il Natale e il Capodanno con i propri figli. Infatti ”i rapporti di lavoro che sono stati denunciati alle prefetture competenti – scrive Carla Mazzuca nella proposta ai deputati- sono talmente numerosi che lasciano prevedere che saranno necessari mesi o addirittura anni per il rilascio del permesso di soggiorno”. ”In base alla normativa vigente – infatti – i cittadini di stati extracomunitari non sono ancora in possesso di alcun documento ufficiale che consenta di entrare ed uscire liberamente dal Territorio dello Stato permanendo in uno stato di clandestinita”’. Con tale modifica sulla legge vigente, apponendo un timbro sul loro passaporto e sulla loro sanatoria, gli extracomunitari potranno lasciare il Paese e rientrare solo per la frontiera italiana. ”Non vi e’ possibilita’ di ulteriori entrate clandestine – spiega la Mazzuca – o di scambio di persone o di ingresso di terroristi infiltrati. Se infatti il detentore perde o cede i documenti di espatrio validi per la procedura qui proposta, non potra’ rientrare in Italia. E cio’ lascia ritenere che li conservera’ con cura straordinaria per tutta la durata del breve soggiorno nel suo paese d’origine”.


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