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TELEFONO AZZURRO: LE PRIME RISPOSTE DEI POLITICI

Le elezioni rappresentano un’opportunità unica per richiedere agli esponenti dei diversi schieramenti di sottoscrivere un'“alleanza” per un'efficace politica per l’infanzia.

di Telefono azzurro

?Telefono Azzurro chiede alla Politica di considerare la tutela dell?infanzia come una priorità assoluta; la prossima Legislatura non potrà disattendere le richieste e le indicazioni che l?Associazione, forte di venti anni di esperienza nella difesa dei più giovani, sottopone ai candidati premier. Le prime risposte ci sono, ora attendiamo che si traducano in fatti? ha dichiarato questa mattina Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro nel corso dell?iniziativa nella quale sono stati presentati i dati più recenti relativi ai casi si abuso e maltrattamento gestiti dal Centro Nazionale d?ascolto telefonico. Nel 2007 Telefono Azzurro ha gestito 3495 casi di bambini e adolescenti che hanno richiesto aiuto alle linee: 196.196, linea gratuita dedicata ai bambini e agli adolescenti fino ai 14 anni e 199.15.15.15 dedicata agli adolescenti dai 15 ai 18 anni e agli adulti.

L?ABUSO SU BAMBINI E ADOLESCENTI
Di particolare interesse risulta l?analisi delle problematiche che hanno spinto bambini e ragazzi a chiamare Telefono Azzurro. In particolare emergono i problemi relazionali con i genitori (29,6%), il bisogno di parlare (22%), la manifestazione di paure (18,9%) e i problemi relazionali con i coetanei (16,2%). Tra i disagi riferiti spicca anche la percentuale, decisamente elevata e pari al 17,8%, relativa alle problematiche conseguenti alla separazione dei genitori. Sostanzialmente gravi le situazioni legate all?abuso: nel 2007 il Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro ha accolto 923 (il 26,4% del totale) richieste di aiuto relative ai quattro abusi principali, ma occorre considerare che sono state complessivamente individuate 1.155 forme di abuso (più in dettaglio fisico 32,5%, sessuale 12,2%, psicologico 34,5% e trascuratezza 20,8%): questo significa che alcune situazioni individuali sono state caratterizzate dalla compresenza di più abusi.
Considerando congiuntamente le quattro situazioni sopraelencate si rileva una prevalenza di abusi a danno delle bambine e delle adolescenti (54,6% vs. il 45,4% dei maschi).
Sono i più piccoli, i bambini fino a 10 anni, a rimanere maggiormente vittime di situazioni di abuso (56,6%), seguiti dalla fascia di età compresa tra gli 11 e i 14 anni (29%) e, infine, dai ragazzi più grandi (14,4%). I più piccoli siano maggiormente vittime di trascuratezza (72,5%) e abusi psicologici (58,6%); i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, invece, si caratterizzano principalmente per situazioni di abuso fisico (33,7%) così come la classe adolescenziale per i casi di abuso fisico (20,3%) e sessuale (21,8%).
Rispetto alla nazionalità non sorprende rilevare la prevalenza percentuale dei bambini e degli adolescenti italiani, ma è interessante osservare come tra gli stranieri siano significativamente diffuse situazioni di abuso fisico (16,1%) e quelle caratterizzate da grave trascuratezza (19,1%).
Rispetto agli abusi sessuali, prevalgono le vittime di nazionalità italiana (89,4%).
Chi sono gli abusanti? Un approfondimento centrato sulle più gravi forme di abuso non può trascurare l?esame della tipologia degli abusanti, ovvero dei soggetti che sono stati indicati quali presunti autori di queste forme di maltrattamento. La lettura dei dati ottenuti incrociando la tipologia degli abusanti con i quattro abusi principali evidenzia un andamento preoccupante: in percentuali estremamente elevate ad abusare di un minore è un componente del nucleo familiare ristretto.
Considerando le richieste pervenute al Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro è possibile rilevare, quindi, come i principali responsabili di molte situazioni di abuso siano proprio i genitori: padre (45,8%) e madre (41%); nel caso dell?abuso sessuale sono di rilievo le percentuali delle categorie dei conoscenti (16,4%), degli altri parenti (17,2%) e degli estranei (12,5%).

LE PRIME RISPOSTE DELLA POLITICA
Sono stati proprio Berlusconi e Veltroni i primi a rispondere all?appello di Telefono Azzurro.
Il leader del PDL in una lettera all?Associazione scrive: ?Oltre alle fondamentali misure di sostegno alla famiglia, sarà necessario rafforzare il contrasto alla violenza sui minori, attraverso una maggiore presenza sul territorio di forze dell?ordine e con l?effettiva certezza della pena. Telefono Azzurro ? prosegue Silvio Berlusconi – è per noi un esempio di quel volontariato che sa organizzare meglio dello Stato un servizio di supporto a chi si trovi in un momento di difficoltà. In questa opera meritoria l?associazione si batte da più di venti anni affinché i più giovani, i più deboli, possano vivere la loro infanzia e possano diventare adulti consapevoli e parte attiva della società. È per sostenere realtà importanti come Telefono Azzurro che abbiamo introdotto il ?5 per mille ? a favore del volontariato?.
Secondo il leader democratico Walter Veltroni ? il primo atto da compiere per rendere realmente efficace l?azione di Governo deve essere quello di portare al centro la questione dell?infanzia e dell?adolescenza conferendole una dignità autonoma ed esclusiva così da poter progettare politiche mirate ed efficaci. Sono quattro le leggi a favore dell?infanzia che il PD intende assumere quali priorità: la legge sull?istituzione del Garante per l?infanzia, la legge relativa alla riforma degli asili nido e delle scuole; inoltre il PD ha già presentato una proposta di legge sul terribile tema della pedofilia e considera prioritario il varo di una legislazione che dia assoluzione alla questione dell?affidamento e dell?adozione, sveltendone le procedure?.
Tra le altre adesioni già pervenute a Telefono Azzurro: Fausto Bertinotti, Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini, Enrico Boselli, Roberto Maroni, Antonio Di Pietro, Gianni Alemanno, Anna Finocchiaro, Elisabetta Gardini, Roberta Angelilli, Grazia Francescato e Maria Burani Procaccini.

Dal sito www.azzurro.it, è possibile accedere alla sezione ?Oggi domando io!?, saranno rese progressivamente disponibili, fino alle elezioni, le interviste di tutti i politici.

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