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Presidente Unicef Sclavi: “5 per mille a 14 progetti”

di Unicef

DICHIARAZIONE DI ANTONIO SCLAVI, PRESIDENTE DELL?UNICEF ITALIA: ?I FONDI RACCOLTI CON IL 5 PER MILLE SARANNO IMPIEGATI IN 14 PROGETTI IN AFRICA, ASIA E AMERICA LATINA?

L’Agenzia delle Entrate ha reso noto i dati riguardanti la ripartizione delle somme in base alle scelte degli italiani per il “5 per mille” nel 2006: il Comitato Italiano per l’UNICEF è al primo posto tra le Onlus con 5.939.626,54 euro, in base a 201.278 scelte.
?Un grande risultato ? ha detto il Presidente dell?UNICEF Italia Antonio Sclavi – che ci permetterà di sostenere con maggiore forza i nostri progetti, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, a tutto beneficio di milioni di bambini e di bambine la cui vita e le cui speranze per il futuro possono cambiare grazie a questo contributo.
Ringraziamo i tanti italiani che hanno creduto nell?UNICEF e che ci hanno accordato piena fiducia.
I fondi annunciati saranno impegnati in 14 progetti in Africa, Asia e America latina?.
Nello specifico, saranno impiegati per progetti diretti a:
-ridurre la mortalità infantile e materna e combattere la malnutrizione dei bambini: in Guinea Bissau, Sierra Leone, India;
-prevenire e contrastare la diffusione dell?HIV/AIDS: in Malawi e Mozambico;
-estendere l?accesso all?acqua e a servizi igienici di base: in Ciad ed Eritrea;
-promuovere il diritto all?istruzione, sostenendo il progetto ?Schools for Africa? in Angola;
-assicurare la protezione dei bambini da abusi e sfruttamento: in Bangladesh, Benin, Repubblica Democratica del Congo, Territorio Palestinese Occupato;
-sostenere due ?emergenze in corso?: Haiti e Sudan (Darfur e Sud).
?L?UNICEF ? ha continuato il Presidente Sclavi – rinnova l?appello – lanciato da ?Vita? e ripreso da moltissime associazioni – rivolto al Governo e ai parlamentari di inserire il 5 per mille ? senza alcun tetto – nella Finanziaria 2008 e di rendere questo contributo una norma ordinaria del regime fiscale.
Il “5 per mille” non costa nulla al contribuente italiano ma può fare la differenza per i bambini e le bambine in molte parti del mondo?.

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