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Sostegno a distanza,la metà degli italiani aderisce ma chiede trasparenza

A Milano il Coresad - Comitato per la regolamentazione del SAD, ha presentato i risultati della prima ricerca Eurisko sul tema

di AiBi

Presentati oggi a Milano alla Sala Tobagi del Circolo della Stampa, il CORESAD ? Comitato per la regolamentazione del sostegno a distanza e i risultati della ricerca commissionata all?Eurisko dal titolo ?Sostegno a distanza: indagine esplorativa sulla popolazione italiana adulta?. Voluta dal nascente Comitato, dall?indagine Eurisko, che ha sondato le opinioni di una porzione rappresentativa della popolazione adulta, sono emersi interessanti risultati sul rapporto, sul grado di conoscenza e le aspettative degli italiani in relazione al SAD – Sostegno a distanza: la quasi totalità – 97% – della popolazione italiana dichiara di conoscere il fenomeno e il 50% è seriamente disposto ad aderire a progetti di Sostegno a distanza. Si tratta di dati estremamente positivi che rappresentano un valido strumento per intraprendere ulteriori azioni per la promozione del SAD nella direzione di una sempre maggiore efficacia e trasparenza. Se gli italiani sono a conoscenza della pratica del SAD ed aperti ad aderire ad iniziative ritenute di sicuro valore sociale, contestualmente è emersa l?esigenza di informazione: i donatori, o i potenziali donatori, chiedono maggiori garanzie sulla destinazione e sulle modalità di gestione dei fondi e di essere informati sulle attività dell?associazione che propone il progetto. C?è dunque una volontà di trasparenza, a conferma della quale si inserisce un altro dato emerso dalla ricerca: l?85% della popolazione ritiene importante l?esistenza di una legge che regolamenti il sostegno/adozione a distanza; una legge che, in particolare, controlli la gestione economica dei fondi, delle donazioni e l?operato delle associazioni. Il CORESAD, cui aderiscono organismi con lunga esperienza nel campo del Sostegno a distanza, come Ai.Bi. ? Associazione Amici dei Bambini, CIAI ? Centro Italiano Aiuti all?Infanzia e VIS ? Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, nasce proprio con l’obiettivo di elaborare un sistema normativo che disciplini, orienti e garantisca in tutta la sua ampiezza il fenomeno del SAD, attraverso norme legislative e regolamentari sia a livello nazionale che regionale e locale. Un documento strategico che si ispiri ed esprima principi etico-politici portanti, in modo da delineare un modello anche culturale di Sostegno a Distanza, a tutela sia del donatore che dei destinatari. Per elaborare un?adeguata strategia normativa, di elevato spessore tecnico e culturale, il CORESAD ha istituito, in base anche al criterio di multidisciplinarietà, un Comitato Scientifico composto da Vittorio Angiolini, Ordinario di Diritto Costituzionale, Università degli Studi di Milano; On. Dorina Bianchi, vicepresidente Affari Sociali e membro della Commissione Parlamentare Infanzia; Sen. Maria Burani Procaccini, membro della Commissione Affari Esteri e della Commissione Parlamentare Infanzia; Gianmario Colombo, Tributarista; Marco Fiorese, corporate manager, esperto di mercati finanziari, merchant banking e project financing; Luca Perfetti, Ordinario di Diritto Amministrativo, Università degli Studi di Urbino; Gianni Vaggi, Ordinario di Storia del Pensiero Economico, Università di Pavia; Franco Vannini, Consigliere Delegato dell?Istituto Italiano della Donazione. Il Comitato Scientifico è coordinato da un Segretario ? Massimo Zortea, presidente VIS – per garantire, in particolare, un costante legame fra le finalità del CORESAD ed i lavori del Comitato stesso. ?Da molti anni Amici dei Bambini sollecita le istituzioni e la società civile per regolamentare il settore del Sostegno a distanza (SAD). ? dichiara Marco Griffini, presidente Ai.Bi e presidente CORESAD ? In questo senso la costituzione del Coresad segna una nuova fase, fondata su principi di trasparenza ed efficacia. Fino ad oggi tale istituto è stato gestito in maniera ?spontanea?. Tuttavia negli ultimi anni il grado di complessità del fenomeno è aumentato: oltre ai privati anche le istituzioni pubbliche, le scuole e le aziende hanno cominciato a sostenere un bambino a distanza. Alla crescita incontrollata del SAD e del numero di associazioni che se ne occupano, però, si sono accompagnati episodi che hanno generato incertezza nei sostenitori. E? più che mai necessaria, quindi, una regolamentazione del SAD, nell?interesse dei sostenitori e soprattutto dei beneficiari finali, bambini e famiglie che vivono in paesi in via di sviluppo. Il CORESAD si pone così come un strumento fondamentale per far lavorare meglio le associazioni e rendere trasparente la gestione dell?attività?. ?E? importante ridare al Sostegno a distanza il suo significato più vero e definirne esattamente le caratteristiche. – aggiunge Valeria Rossi Dragone, presidente CIAI – Con il Sostegno a distanza si offre un aiuto concreto ad un bambino e alla sua comunità, lo si sostiene negli studi, gli si offrono possibilità di assistenza sanitaria, si contribuisce alla sua crescita come cittadino istruito e consapevole dei propri diritti. Al Sostegno a distanza devono poter accedere i bambini più piccoli, per i quali si previene l?abbandono e si favorisce la scolarizzazione, ma anche i ragazzi e le ragazze più grandi, ai quali viene offerta la formazione professionale indispensabile perché possano costruirsi un futuro migliore. E? bene anche pensare al Sostegno a distanza come ad uno strumento di avvicinamento e conoscenza di realtà molto lontane, culture e tradizioni differenti. Quasi sempre è a causa della mancanza di conoscenza che si costruiscono le barriere e nascono le incomprensioni e i pregiudizi. Da questo punto di vista il Sostegno a distanza ?fa bene? a chi lo sottoscrive e a chi ne beneficia?. ?Il Sostegno a Distanza rappresenta oramai una grande tradizione per la solidarietà internazionale dell?Italia. Ma è anche un sistema talmente rilevante per dimensioni e qualità, soprattutto nel tipico gioco di squadra del ?quadrilatero? (donatore, organismo promotore, controparte locale, comunità destinataria), da esigere una appropriata responsabilizzazione degli attori. ? conclude Massimo Zortea, presidente VIS ? Abbiamo dato vita al CORESAD perché crediamo sia giunto il momento di tradurre questa esigenza di serietà e rispetto reciproco fra i quattro attori del SAD in regole semplici e chiare, ma uguali per tutti. La consideriamo un?opportunità di maturazione per tutti gli operatori del settore, senza viceversa che questo comporti preclusioni o emarginazioni delle piccole formazioni a vantaggio dei grandi organismi. Saremo orgogliosi se l?Italia si incamminerà sulla via di una tutela legislativa della fiducia dei sostenitori e della fame di opportunità stabili dei destinatari. Lo saremo ancor di più se l?Italia multicolore del SAD vorrà unirsi a noi in questa appassionante sfida.?


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