Non profit
Acli: Cpt, recepire indicazioni della Commissione
Olivero: «Non è necessario attendere lapprovazione di una nuova legge per iniziare lo svuotamento dei Centri di permanenza»
di Acli
Roma, 31 gennaio 2007 ? Apprezzamento da parte delle Acli per il lavoro svolto dalla Commissione di indagine sui Centri di permanenza temporanea (Cpt) guidata dall?ambasciatore De Mistura e istituita dal ministro dell?Interno Amato. Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani condividono nella sostanza i risultati presentati nel pomeriggio al Viminale ed auspicano che le indicazioni emerse siano recepite al più presto dal Governo, sia nei termini di una modifica della legge sull?immigrazione, sia sul piano dei provvedimenti che possono immediatamente essere presi a livello amministrativo.
«Ci sono situazioni di ingiustizia e di sofferenza ? afferma il presidente della Acli Andrea Olivero ? cui si può e si deve porre rimedio in tempi rapidi. Non è necessario attendere l?approvazione di una nuova legge per iniziare lo ?svuotamento? dei Centri di permanenza. Alcuni possono essere ?chiusi? già da subito, come quello di Torino. Si inizi intanto col riconsiderare le norme che regolano sia l?accesso ai Cpt, che vanno aperti alla collaborazione delle istituzioni territoriali e delle associazioni, sia la vita all?interno delle strutture».
L?attività della Commissione ? spiegano le Acli ? ha permesso per la prima volta di monitorare in tempo relativamente breve la reale situazione di tali strutture, nonché le problematiche umane, giuridiche e sociali ad esse connesse. Il rapporto finale, redatto in maniera unanime da un insieme di soggetti autorevoli ed eterogenei, è il risultato di uno sforzo forte e di un lavoro serio ed autonomo, di cui va dato atto al presidente De Mistura ed al ministro che questa Commissione ha istituito.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.