Volontariato

Turismo: in Trentino le osterie doc

Da oggi chi visita il Trentino avrà l'occasione di sperimentare i ristoranti e le trattorie che si fregiano del marchio ''Osteria tipica Trentina

di Redazione

Da oggi il turista amante della buona cucina che visita il Trentino avra’ un’ occasione in piu’: quella di sperimentare i ristoranti e le trattorie che si fregiano del marchio ”Osteria tipica Trentina” e propongono ai clienti piatti tradizionali realizzati con prodotti locali e vini rigorosamente trentini doc. I primi 35 ristoranti e trattorie che hanno aderito all’ iniziativa, accettando un disciplinare definito tra Provincia autonoma di Trento, Camera di commercio e associazioni di categoria, hanno ricevuto oggi il logo che li distinguera’. Logo e disciplinare sono stati approvati dalla Giunta della Provincia autonoma di Trento, con l’ obiettivo, come ha ricordato oggi l’ assessore alla promozione del Trentino, Remo Andreolli, di promuovere l’ ospitalita’ e le tradizioni enogastronomiche, valorizzando nel contempo i prodotti tipici dell’ agricoltura trentina ed elevando la qualita’ della ristorazione. Per ottenere il marchio di ”Osteria tipica trentina” si deve assicurare la presenza di almeno 30 etichette di vini trentini di 10 tipologie diverse, tre vini da dessert (in particolare vino santo), 5 etichette di spumanti, 10 di grappe di sei tipologie diverse, un’ acqua minerale trentina, 5 tipologie di formaggi, due salumi tipici, latte trentino, olio extravergine del lago di Garda, pesce, miele, confetture e frutta: tutto rigorosamente trentino. Il personale di sala dovra’ essere in grado di illustrare, su richiesta, le caratteristiche dei singoli prodotti e le ricette utilizzate e per questo sono previsti corsi di formazione. Nell’ ”Osteria tipica trentina”, infine, si trovera’ anche materiale informativo sui prodotti, i produttori e il turismo trentino e si potranno acquistare prodotti tipici. Nel disciplinare sono elencate anche le ricette tipiche tra le quali ogni ristoratore puo’ scegliere per i propri menu’: si tratta di 8 antipasti (tra i piu’ tipici la ‘carne salada’), 18 minestre (tra cui i classici ‘canederli’ in brodo), 19 primi piatti (tra i piu’ noti gli ‘strangolapreti’), 6 secondi di pesce (di torrente e di lago), 23 di carne (tra cui ‘smacafam’ e ‘capussi con luganeghe’) e 21 dolci (non possono mancare ‘strudel’ e ‘zelten’). Ma per recuperare altre antiche tradizioni culinarie, la Provincia ha promosso anche un concorso tra i ristoratori e tutti i cittadini (in particolare mamme e nonne) per la segnalazione di ricette tramandate dal passato. Sono state oltre 3.200 le segnalazioni arrivate, tra le quali saranno scelte le sei migliori per la premiazione. Il disciplinare dell’ ”Osteria Tipica Trentina” e’ stato studiato d’ accordo fra Provincia, Camera di commercio, Associazione albergatori, Associazione ristoratori dell’ Unione Commercio e Turismo e Associazione pubblici esercizi della Confesercenti. Il presidente della Camera di commercio, Adriano Dalpez, il presidente dell’ Associazione ristoratori, Danilo Moresco, il presidente dell’ Associazione pubblici esercizi di Confesercenti, Adriano Cavosi, insieme all’ assessore Andreolli hanno consegnato oggi ai titolari di ristoranti e trattorie i primi 35 marchi, auspicando che in futuro altri ristoratori si aggiungano alla lista. Tra le iniziativa annunciate oggi, la creazione di una Guida alla ristorazione di eccellenza del Trentino, l’ organizzazione annuale di una gara di cucina tra gli aderenti all’ iniziativa (tecnicamente definita ”club di prodotto”) e la loro partecipazione a giornate enogastronomiche per promuovere l’ immagine del Trentino anche fuori dalla provincia. Le prime 35 ”Osterie tipiche” sono diffuse in modo omogeneo su tutto il territorio provinciale e non concentrate nelle zone a piu’ forte vocazione turistica. L’ auspicio dei promotori e’ di arrivare a un centinaio di adesioni in un paio d’ anni, sul totale di circa 500 ristoranti trentini.


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