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AIFO: Il Papa ricorda la Giornata mondiale dei malati di lebbra

Il Santo Padre ha sottolineato il forte legame tra la diffusione della lebbra e le sperequazioni sociali ed economiche che affliggono il globo

di AIFO

Al termine dell’Angelus di oggi, domenica 29 gennaio 2006, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto un saluto, in occasione della Giornata mondiale dei malati di lebbra, a tutte le persone colpite da questa malattia ed un incoraggiamento ad operatori e volontari impegnati, in tutto il mondo per combattere l’hanseniasi. Ricordando l’opera di Raoul Follereau e delle associazioni che a lui si ispirano, il Papa ha sottolineato lo stretto collegamento esistente tra il persistere di questa malattia e i gravi squilibri sociali che penalizzano larga parte dell’umanità, rivolgendo infine un appello a tutti i responsabili delle Nazioni per costruire il superamento di tali squilibri. Dagli studi del programma “A Sua Immagine”, su RAI 1, il Presidente AIFO, dott. Francesco Colizzi, ha ribadito la conformità dell’approccio dell’AIFO alla posizione espressa dal Santo Padre, proprio perché “combattere la lebbra non è solo combattere una malattia che colpisce ancora oltre 400000 persone ogni anno, ma significa anche combattere la povertà e combattere probabilmente anche le nostre lebbre: per noi i malati di lebbra sono degli insegnanti con autorità. Noi impariamo dai malati di lebbra a combattere le nostre lebbre, soprattutto l’indifferenza e l’egoismo. Colizzi ha concluso il suo intervento ricordando l’iniziativa di solidarietà dell’AIFO, che oggi, in occasione della 53ma Giornata mondiale dei malati di lebbra, distribuisce in 700 piazze italiane il Miele della Solidarietà, proveniente dai piccoli produttori dello Zambia e della Croazia, come segno tangibile di condivisione e fraternità con le persone delle aree più povere del Pianeta.

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