Non profit

E ci riprovano! Allarme dei Centri di Servizio della Sicilia.

“Dall’Assemblea Regionale Sicilia uno stravolgimento dei principi del volontariato”

di Centri Servizio Volontariato

Il Centri di servizio siciliani denunciano le nuove norme approvate dall?Assemblea Regionale Siciliana, già impugnate dal Commissario dello Stato. ?Consorzi di enti, totalmente estranei al mondo del volontariato, potranno spacciarsi per associazioni e ottenere finanziamenti. Siamo allo ?stravolgimento dei principi fondamentali del volontariato a opera dell?Assemblea Regionale Siciliana. Si tratta di un attacco all?idea di un?adesione personale, spontanea e gratuita, da parte dei volontari. L?Ars ha appena approvato infatti delle norme, già impugnate dal Commissario dello Stato, che consentono a consorzi di enti di qualsiasi genere, purché le organizzazioni di volontariato abbiano nel consorzio non meno del 70 per cento, di iscriversi e spacciarsi per associazioni di volontari, ottenendo così sgravi fiscali e finanziamenti pubblici. I Centri di Servizio interprovinciali di Palermo – Agrigento, Caltanissetta e Trapani- , quello di Catania- Siracusa, Ragusa Enna – e Messina, intendono sollevare la questione presso il Commissario di Stato e la Corte Costituzionale. In linea con una recente sentenza della Corte e con il pronunciamento del Commissario, possiamo dire con certezza che questa normativa regionale è incostituzionale, perché viola i principi cardine della legge nazionale sul volontariato. Questo attacco, inoltre, è già stato denunciato anche dal Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio del Volontariato. In questo specifico caso il Presidente del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato ? CSV.net ? Marco Granelli, ha evidenziato come sia inammissibile una situazione di questo tipo. Alle iniziative di mobilitazione dei CSV siciliani, il Coordinamento Nazionale, ha dato massima disponibilità e adesione, affinché, dice Granelli ?cessino queste continue azioni contro chi opera nel mondo reale del volontariato?. ?E? una decisione molto grave, quella presa dall?Ars lo scorso 20 gennaio? sottolinea Antonino Mantineo, presidente del Cesv Messina e docente universitario ? ?l?Ars apre in maniera ambigua, facilmente strumentalizzabile, al mondo delle imprese, realtà che (al contrario del volontariato) hanno il profitto come priorità. L?Assemblea contraddice, in modo palese e incontrovertibile, i principi della legislazione sul volontariato, la legge 266 del ?91. La norma approvata dall?Ars appare troppo vaga, perché non identifica le caratteristiche e gli scopi dei consorzi, e si presta a facili degenerazioni. E? evidente infatti che, attraverso questi consorzi, risulterebbe semplice, per ogni forma di impresa, promuovere accordi con gruppi di organismi di volontariato iscritti al Registro, anche costituiti esclusivamente con queste finalità, in modo da godere di agevolazioni fiscali e convenzioni con enti locali?. ?L’Assemblea regionale vuole uccidere il volontariato in Sicilia, una delle ultime cose in cui ancora credono i cittadini. Il volontariato è stato finora sottoposto a rigidi controlli attraverso il registro regionale in cui si accertava l’assoluta gratuità e solidarietà dell’azione delle associazioni. Ora l?Ars stabilisce che anche consorzi di enti di qualsiasi genere potranno iscriversi e spacciarsi per associazioni di volontariato, ottenere sgravi fiscali e finanziamenti pubblici nel sociale?. L?allarme viene da Ferdinando Siringo, presidente regionale del MoVI, e del CSV interprovinciale di Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Trapani all?indomani dell?approvazione del disegno di legge ?L’Assemblea regionale ? sottolinea Ferdinando Siringo – ha compiuto un atto illegale, incostituzionale e in contrasto con la normativa nazionale in materia di volontariato e di fiscalità del no profit, ma soprattutto contro il buonsenso e profondamente immorale. Sembra proprio che la nostra politica voglia cancellare e sporcare ciò che di buono c?è in Sicilia! Da domani quando si sentirà parlare di volontariato bisognerà stare attenti: dietro il travestimento potrebbe esserci di tutto, compreso la spartizione di utili ed evidentemente il controllo da parte dell?economia illegale. Adesso speriamo e chiediamo che il Commissario dello Stato impugni la norma e comunque faremo tutti i passi necessari e ci mobiliteremo perché sia abrogata o dichiarata illegittima?.

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