Medio Oriente: Netanyau, é un continuo assalto terroristico

Nelle citta’ palestinesi ”non c’e’ nessun tipo di violenze, come si ama ripetere senza riflettere”, ma ”soltanto un continuo attacco terroristico e il tentativo di difenderci, di fermarlo”. Lo afferma, in un’intervista esclusiva a ‘La Stampa’, il ministro degli Esteri israeliano Benyamin Netanyahu, alla vigilia del viaggio che lo portera’ in Europa. ”Non e’ facile -aggiunge- e’ vero, causiamo perdite non desiderate combattendo in condizioni molto difficili. Ma c’e’ una bella differenza con la pianificazione sistematica di attacchi alla popolazione civile”. Inoltre in occasione delle feste di Natale, i soldati israeliani potrebbero ritirarsi dal centro della citta’ di Betlemme, e in particolare dall’area della Chiesa della Nativita’. Lo ha detto un alto ufficiale dell’esercito alla radio israeliana. La decisione definitiva verra’ presa al ritorno in patria del ministro della Difesa Shaul Mofaz, in visita negli Stati Uniti, spiega il sito on line di Ha’aretz. Ma intanto la soluzione che sembra profilarsi e’ quella della ”massima sicurezza e minima visibilita”’, con i soldati che lasceranno il centro della citta’ per concentrarsi nelle aree periferiche dei campi profughi di Al Aida e Deishe. Sono infatti giunte informazioni su possibili attentati in preparazione nei due campi. Il Papa ha ricevuto giovedi scorso il presidente israeliano Moshe Katsav e gli ha chiesto di ritirare i soldati da Betlemme prima delle feste di Natale. Se la soluzione emersa oggi permettera’ il ritiro dei soldati dai luoghi piu’ visibili come la piazza della Mangiatoia, rimane intanto il divieto della autorita’ israeliane alla partecipazione del leader palestinese Yasser Arafat alla messa della vigilia di Natale nella chiesa della Nativita’.