Salute

Davos: Bill Gates, serve più impegno contro l’Aids

Il presidente di Microsoft indignato perché la malattia si cura solo nei Paesi ricchi. Gli esperti Onu: aspettiamoci una valanga di vittime

di Gabriella Meroni

Dal Forum economico mondiale di Davos, il presidente della Microsoft, Bill Gates ha lanciato un appello ai leader economici e di governo perché aumentino gli sforzi nella battaglia contro l’Aids. Gates, che la scorsa settimana ha donato altri 100 milioni di dollari (200 miliardi di lire) nella lotta contro la malattia, oggi ha espresso il proprio disappunto perché solo il 2% dei fondi donati in beneficenza passa dai paesi ricchi a quelli poveri. Il presidente della Microsoft ha spiegato che quando ha devoluto 50 milioni di dollari (oltre 100 miliardi di lire) alla ricerca contro la malaria, gli è stato detto che il suo contributo avrebbe raddoppiato i fondi disponibili. E’ una fortuna, ha continuato Gates, che l’Aids sia diffuso anche nei paesi ricchi, altrimenti le risorse devolute alla ricerca di vaccini contro il virus dell’Hiv sarebbero ancora più scarse. Nel frattempo, gli esperti demografici delle Nazioni unite hanno predetto una “valanga di vittime” per l’Aids e hanno detto che ogni calcolo fatto in precedenza sulla progressione dell’epidemia è stata decisamente inferiore alla realtà. Al forum di Davos, William Roedy, presidente del canale televisivo Mtv, ha detto che oggi sono 36 milioni le persone affette dall’immunodeficienza acquisita, il 90% delle quali non sa ancora di essere stato infettato. Nel corso di un’altra riunione a Davos, Philp Piot, direttore dell’Unaids – il programma delle Nazioni unite contro il virus dell’Hiv – ha invece sostenuto che esiste più coinvolgimento delle autorità politiche intorno all’aids in Africa che in qualsiasi altro continente. L’Aids, ha detto, ha bisogno di essere reso tema politica per entrare negli impegni di un Paese. Seth Barkley, presidente dell’International Aids Vaccine Initiative – un’organizzazione no-profit che lavora per accelerare lo sviluppo e la distribuzione di vaccini contro l’Aids a scopo preventivo – si è detto convinto che la battaglia sia persa per ora, dal momento che ogni giorno vengono infettate 15.000 nuove persone. Secondo Barkley sono stati i filantropi “a buttarsi a capo fitto nel lavoro. Ora stanno arrivando anche i governi”.


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