Formazione

Fiopsd: in piedi sì, sdraiati no

La federazione italiana per le persone senza fissa dimora critica il nuovo regolamento della polizia di municipale di Firenze che vieta ai mendicanti di chiedere l'elemosina sdraiati

di Redazione

Ecco il comunicato della Fio.pds, la federazione italiana organismi per le persone senza dimora. Assieme ad altri enti e servizi che si occupano dei senza dimora criticano la bozza di riforma del regolamento della polizia municipale di Firenze che vieta di chiedere l'elemosina sdraiati.

Le persone schiacciate dal peso della povertà e dell'indigenza vanno aiutate a rialzarsi e a riprendere il loro cammino nella comunità. Siamo convinti anche noi che restare sdraiati sulla strada non si la via giusta. E' amaro però constatare dalla cronaca di molte nostre città come, ancora una volta, un tema così importante come quello dell'inclusione sociale dei più emarginati sia classificato come un problema di sicurezza e di decoro urbano. Può darsi che un'azione di rimozione del povero, magari condita con toni morali rieducativi, possa comportare una diminuzione alla sua attitudine a dare fastidio e a compromettere il decoro pubblico.

Tuttavia, la nostra esperienza di oltre 20 anni di lavoro sulla strada ci insegna che i percorsi di emarginazione e di esclusione si combattono più efficacemente con buone politiche e prassi territoriali di accoglienza, ascolto ed accompagnamento sociale. "Più inclusione, più sicurezza" è lo slogan del nostro programma d'azione triennale. Siamo convinti che la battaglia per una città più sicura ed accogliente si giochi e si vinca solo sul fronte della sfida alla capacità di inclusione. La risposta più efficace alla presenza di ampie sacche di esclusione nelle nostre città si dà in
modo efficace e duraturo con servizi che promuovono con e per le persone diritti e dignità.

La proposta di ?rimozione forzata? che sembra essere nelle intenzioni del nuovo regolamento di polizia municipale del comune di Firenze è solo l'ultima delle numerose iniziative che diversi comuni italiani hanno intrapreso negli ultimi mesi per contrastare il fenomeno dell'accattonaggio e della presenza di persone indigenti nei luoghi pubblici.

Non vorremmo che, per un malinteso senso della sicurezza, la lotta alla povertà, nelle attitudini delle amministrazioni locali italiane, venisse declinata solamente in una sorta di "lotta al povero?, sino al paradosso dell'avvio di sanzioni amministrative nei confronti del suo stile di vita che non saranno mai realmente esigibili per le amministrazioni e comporteranno per queste ultime solo ulteriori costi burocratici, con esborso di denaro pubblico che potrebbero essere meglio finalizzato altrimenti. Forse la sicurezza degli esclusi non è un tema appetibile in campagna elettorale, ma la sicurezza o è per tutti o semplicemente non è. Cerchiamo di non dimenticarlo.

Info: www.fiopsd.org


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